“Stamattina Peppino avrebbe dovuto tenere il comizio conclusivo della
sua campagna elettorale.
Non ci sarà nessun comizio! E no ci saranno più altre trasmissioni,
Peppino non c’è più, è morto!!! Si è suicidato.
NO, non sorprendetevi perché le cose sono andate veramente così; eh, lo
dicono i carabinieri e il magistrato lo dice, dice che hanno trovato un
biglietto: “Voglio abbandonare la politica e la vita” – ecco questa
sarebbe la prova del suicidio, la dimostrazione. E lui per abbandonare
la politica e la vita cosa fa? Se ne va alla ferrovia, comincia a sbattersi
la testa contro un sasso, comincia a sporcare di sangue tutto intorno, poi
si fascia il corpo con il tritolo e salta in aria sui binari.
Suicidio, come l’anarchico Pinelli che vola dalle finestra della questura
di Milano, oppure come l’editore Feltrinelli che salta in aria sui tralicci
dell’ENEL; tutti suicidi!!
Questo leggerete domani sui giornali, questo vedrete alla televisione;
anzi non leggerete proprio niente!
Perché domani stampa e televisione si occuperanno di un caso molto
importante, del ritrovamento a Roma dell’ Onorevole Aldo Moro,
ammazzato come un cane dalle Brigate Rosse.
E questa è una notizia che naturalmente fa’impallidire tutto il resto, per
cui chissenefrega, del piccolo siciliano di provincia, ma chissenefotte, di
questo Peppino Impastato!!!
Adesso fate una cosa, spegnetela questa radio, voltatevi pure dall’altra
parte, tanto si sa come vanno a finire queste cose, si sa che niente può
cambiare, voi avete dalla vostra la forza del buon senso, quello che non
aveva Peppino.
Domani ci saranno i funerali voi non andateci, lasciamolo solo, e
diciamolo una volta per tutte che noi siciliani la mafia la vogliamo!!!
Ma no perché ci fa paura, perché ci da sicurezza, perché ci identifica,
perché ci piace!!
Noi siamo la mafia! E tu, Peppino non sei stato altro che un povero
illuso, tu, sei stato un ingenuo, sei stato un nuddu moscato cu ‘niente
(niente mischiato con niente).”
Salvo, un amico di Peppino
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