giovedì 29 ottobre 2009

I NUMERI DELL'AVVOCATO E GLI SCUDETTI DELLA JUVE

Ha proprio del tempo da perdere l'avvocato Andrea Ricca Barberis. In merito alle recenti dichiarazioni del neopresidente della Juventus Blanc, che martedì scorso ha affermato: "La terza stella arriverà con il prossimo scudetto, perchè gli scudetti, per noi juventini, sono 29, come abbiamo scritto su tutti i documenti, anche se c'è l'asterisco per spiegare che 2 ci sono stati portati via", probabilmente accecato dall'invidia, tipica degli ex giocatori o tifosi granata l'avvocato in questione si è disturbato a presentare un esposto alla procura federale del CONI per "giudizi" pubblicamente lesivi della reputazione di persone, società o organismi operanti nell'ambito del Coni, Figc, Uefa e Fifa".
Caro avvocato Ricca Barberis, come può leggere all'interno delle virgolette qui sopra accanto al numero 29 c'è un asterisco che ricorda a tutti quello che è successo, ora senza entrare nel merito della vicenda, fino a prova contraria, quegli scudetti sono stati prima vinti sul campo e poi tolti a tavolino, da qui l'asterisco. Noi quell'asterisco ce lo mettiamo, non siamo come gli altri che l'asterisco non lo hanno mai messo e, anzi, hanno avuto anche il coraggio di cucirsi addosso uno scudetto mai vinto. In sostanza, potranno cancellare tutti gli scudetti che vogliono ma le emozioni vissute da chi lo ha vinto sul campo sono ben altra cosa rispetto a chi ha gioito per gli scudetti regalati.
Forse un po' meno faziosità è certamente più utile di questi gesti al fine di, come lei dice, "prevenire eventuali incidenti".
Saluti.

mercoledì 28 ottobre 2009

L'INFLUENZA SUINA DI CERTI SINDACI


C'è uno strano virus che da qualche tempo colpisce i sindaci italiani, dopo quello di Sedriano (Mi) di cui abbiamo ampiamente parlato nel post qui sotto, dopo il sindaco di Treviso Gentilini, condannato a 3 anni senza comizi per razzismo, ecco il sindaco di Montalto di Castro (Vt) Salvatore Carai. Affacciatosi alla ribalta dei riflettori per questa signorile frase pronunciata contro i cittadini rumeni: "Dalle nostre parti le uniche bestie sono gli immigrati rumeni. Loro sì che lo stupro l'hanno nel sangue".
Dal sito www.aduc.it è disponibile l'indirizzo dove inviare email di protesta che qui ripropongo.
Parafrasando G. Verdi potremmo dire: "Brevi e tristi giorni visse" il "povero Bersani" cui già tocca affrontare questi problemucci...


indirizzi a cui inviare il messaggio:
Messaggio consigliato:

Al Sindaco di Montalto di Castro
e p.c.
- Segretario nazionale PD
- PD Lazio
In seguito all'affidamento ai servizi sociali di un gruppo di suoi concittadini presunti responsabili di una violenza contro una ragazza del posto, Lei ha affermato: "dalle nostre parti le uniche bestie sono gli immigrati rumeni. Loro sì che lo stupro l'hanno nel sangue".
Signor sindaco, Lei è un razzista.
Se non chiederà immediatamente scusa ai milioni di cittadini europei da Lei insultati, non potrò mai più in buona fede votare per Lei o per il partito che stupidamente L'ha candidata.
Un/a cittadina/o indignata/o,

(Firma)

sabato 24 ottobre 2009

IL VAFFANCULO DELLA SETTIMANA: ALFREDO CELESTE SINDACO DI SEDRIANO (MI)


Questa ci mancava proprio, non bastavano i ginecologi, gli infermieri ed i farmacisti obiettori ora spuntano pure i sindaci. Ecco un esemplare sindaco cattolico ergersi a paladino del matrimonio in chiesa dichiarandosi obiettore di coscienza e quindi, per questo, rifiutarsi di celebrare matrimoni civili. Lui ne fa una questione di coerenza dichiarando: "Io insegno religione, non posso dare certi insegnamenti in classe e poi non applicarli nella vita. Per me il matrimonio è quello davanti a dio, punto. Inoltre, per i cittadini non cambia niente, le nozze sono celebrate da un altro membro dell'amministrazione". Certo signor sindaco ma se mi permette lei si dimentica la fascia tricolore che indossa e che rappresenta tutta la cittadinanza, non solo coloro che l'hanno votata fra i quali, sicuramente, c'è qualche laico che non la pensa come lei, ma anche chi non l'ha votata. Il suo atteggiamento da vecchio clericale integralista da anni '50 non ha ragion d'essere, o forse sì, visto che ultimamente i matrimoni civili hanno superato quelli religiosi nella cattolicissima città di Verona, per esempio. E' un peccato che questo suo atteggiamento non si sia palesato nella recente campagna elettorale, così come non si è palesata l'intenzione di scippare alla cultura la vecchia chiesa di S.Bernardino, luogo di mostre ed attività culturali, per restituirla ad uso esclusivo del parroco.

Ma forse ha ragione qualcuno quando dice che in genere una coppia sceglie un celebrante di fiducia per il proprio matrimonio. Chi, mai, vorrebbe farsi sposare da uno come lei?
Forse non ha poi fatto sto gran danno: diciamocelo!

giovedì 22 ottobre 2009

LIBRI: CONTRO I CLERICALI - di Massimo Teodori

La presentazione e le recensioni di Contro i clericali, saggio di Massimo Teodori edito da Longanesi. Dai successi dell’Italia civile degli anni Settanta con il divorzio e l’aborto si è passati oggi all’oscurantismo delle leggi sulla procreazione assistita e sul testamento biologico. Occorre chiedersi come mai sulle questioni di libertà, sui diritti civili e sui temi bioetici, ogni giorno in Italia si fanno passi indietro. Perché dilaga l’influenza clericale proprio quando non esiste più la DC, partito unico dei cattolici? Perché gran parte del ceto politico, soprattutto nel centrodestra ma anche nel centrosinistra, è diventato così ossequioso verso la gerarchia ecclesiastica mentre la società si fa più libera e aperta? Contro i clericali narra mezzo secolo di storia italiana individuando le persone, i gruppi e le forze che sono stati i protagonisti, laici e clericali, del conflitto combattuto nella società, nella politica e nella legislazione. Senza reticenze e ambiguità si indicano nomi e cognomi, si raccontano fatti, misfatti e impensabili voltafaccia, si citano appelli e dichiarazioni, si stabiliscono nessi tra pressioni ecclesiastiche e abdicazioni politiche. Perché la sfida tra laici e clericali è il vero terreno su cui si gioca la presenza dell’Italia tra i Paesi dell’Occidente moderno.

lunedì 19 ottobre 2009

BERLUSCONI...ET "SES AFFAIRES"

Alfano difende Berlusconi: il diritto
alla privacy non vale solo per i magistrati

E' proprio sicuro di questa sua dichiarazione caro ministro Alfano? La figura del Presidente del Consiglio, fino a prova contraria, risponde al popolo, quella del magistrato risponde alla legge. Ho l'impressione che da come la si voglia guardare si finisce sempre li: "Io sono più uguale di altri...", mi sembra evidente che, sia le dichiarazioni di Brachino di stamattina, sia questa intervista, puzzino di minaccia mafiosa, sembrano dire "O te ne stai buono buono e non ci rompi il cazzo, o sennò...", ma forse sono io che penso sempre male. Per tutti coloro che la pensano come Brachino ricordo che nelle vere democrazie si dà le dimissioni per molto meno, e fintanto che si è eletti a così alte cariche di Stato si deve dar conto del proprio operato alla Nazione, compresi i propri atteggiamenti privati. E per chi avesse voglia di approfondire qui sotto c'è un bel video che sintetizza il caso Imi-Cir/Lodo Mondadori.

Oppure anche il documentario francese: "Berlusconi - L'Affaire Mondadori" in onda su Current Tv canale 130 di Sky. Buona visione.



domenica 18 ottobre 2009

FUORI DAI COGLIONI

Comportamenti subdoli e vigliacchi adottati dalle aziende per eliminare, annientare e distruggere un dipendente. E’ arrivato il momento di alzare la testa e dire basta, i mezzi, pochi ma ci sono e funzionano. Facciamo il punto.
  • Mobbing: è un insieme di comportamenti definiti violenti. Si tratta di veri e propri abusi psicologici manifestati sotto forma di angherie, dispetti, vessazioni, emarginazione, umiliazioni, maldicenze e ostracismi perpetrati da parte di colleghi nei confronti di un lavoratore.
  • bossing o job-bossing: è simile al mobbing, si differenzia dal fatto che viene messo in atto da un vertice aziendale verso un subordinato. Si tratta di una persecuzione tecnicamente affinata nei minimi dettagli, spesso con la complicità di altri attori vili e consenzienti, che mira a porre una persona nelle condizioni di doversi licenziare per alleviarsi le pene che subisce.
  • straining: è un conflitto che si svolge sempre sul posto di lavoro, ad opera di persone che ricoprono ruoli di comando e si caratterizza prevalentemente con isolamento forzato, demansionamenti, mancato aggiornamento delle normali pratiche di lavoro, dal telefono che viene tolto definitivamente dalla scrivania, attacchi alla reputazione della persona e molestie sessuali.


Non bisogna assolutamente abbassare la guardia ma combattere, denunciare e portare in tribunale coloro che cagionano le angherie legate a questa pratica deplorevole. Raccogliere quanto più materiale sia possibile, anche le registrazioni audio servono per inchiodare questi personaggi che meritano assolutamente solo il carcere, senza condizionale. Chi non ha provato sulla propria pelle questo tipo di violenze, non riesce neppure lontanamente ad immaginare quanto devastanti siano e su quante altre realtà si ripercuotano: dalla famiglia, alla vita privata, agli amici, alla psiche, all’autostima. La prima cosa da fare è quella di non lasciarsi intimorire, rivolgersi ad un legale possibilmente specializzato in cause di lavoro e farsi certificare il mobbing, il bossing o lo straining secondo il metodo Ege 2002, questo è determinante in fase dibattimentale. Togliamoceli dalle palle.

mercoledì 14 ottobre 2009

CACCIATELA!

Sarà forse l'aria delle imminenti primarie che si avvicinano ma mi sembra che nelle ultime settimane il segretario del PD Franceschini si sia un po' risvegliato dal suo abituale torpore e ieri se ne è uscito con questa dichiarazione dopo che la Camera ha affossato il testo di legge sull'omofobia. Speriamo che il nuovo segretario riesca nell'intento e che capisca al più presto (anche se ho molti dubbi in proposito) che con una Binetti in meno, e con lei tutti i TeoDem, i voti aumenteranno.

giovedì 8 ottobre 2009

ITALIA PROBLEMA EUROPEO

Finalmente si comincia a fare in Europa ciò che dico da tempo e cioè affrontare il tema della libertà di informazione in Italia che, cosi come in qualsiasi altro Stato membro, deve diventare un problema europeo, in questo caso il deputato belga Guy Verhofstadt affronta l'argomento in un aula semivuota...

mercoledì 7 ottobre 2009

CALCIO IN CULO

Una delle paure più grandi per chi si considera meglio di altri è quella di perdere il confronto. E' quello che devono aver pensato i giocatori e i dirigenti del Creteil Belel squadra di calcio francese composta interamente da musulmani, i quali, domenica scorsa, si sono rifiutati di giocare contro il Paris Foot Gay, formata da omosessuali. Il giorno prima il Creteil Belel aveva inviato una comunicazione all’altro club in cui spiegava le motivazioni: “Siamo spiacenti ma tenuto conto del nome della vostra squadra e conformemente ai principi della nostra, composta da musulmani praticanti, non possiamo giocare contro di voi. Le nostre convinzioni sono di gran lunga più importanti di un semplice incontro di calcio. Scusateci di avervi avvertito così in ritardo”. Che dire, evidentemente ha vinto la paura di "prenderlo in quel posto", questi bei maschioni musulmani si sono comportati da vere checche. E c'è chi dice che il calcio non è roba da "signorine"...

martedì 6 ottobre 2009

L'ARRAMPICATA SUGLI SPECCHI

L'arrampicata sugli specchi è iniziata e già si sentono scricchiolare le dita degli "Azzeccagarbugli". La legge è uguale per tutti ma non necessariamente la sua applicazione“. Questa affermazione che ha dell'incredibile è dell’avvocato di Berlusconi, Niccolò Ghedini, che sta difendendo il lodo Alfano nella discussione alla Consulta. Gaetano Pecorella, uno dei 4 avvocati del Premier, non è stato meno grottesco del collega Ghedini: “Con le modifiche apportate alla legge elettorale non può (Berlusconi) essere considerato uguale agli altri parlamentari. Non è un primus inter pares ma un primus super pares“.
Per tutti gli imbecilli che pensavano che la legge fosse uguale per tutti, eccovi serviti; e se dovesse passare pure questa nell'indifferenza generale saranno cazzi nostri...

giovedì 1 ottobre 2009

DONNA ABORTIRAI CON DOLORE

Seppur con 20 anni di ritardo entrata dalla porta, la pillola RU 486, sta per essere buttata dalla finestra. Il via libero definitivo alla commercializzazione, atteso per ieri, è stato rinviato al 19 Ottobre dopo un'inchiesta parlamentare decisa con voto bipartisan. E così quello che in Francia è possibile già dal 1988 e nel resto d'Europa dagli inizi degli anni '90, qui da noi rimane un miraggio. Grazie ai "Pasdaran" vaticani che presidiano il Parlamento la "longa manus" di Bagnasco & Co. vuole punire le donne italiane facendole abortire solo sotto i ferri del chirurgo.

Come il caso di Dorina Bianchi conferma la posizione del PD è ancora una volta equivoca, la corrente TeoDem in molte occasioni ha votato come il PDL e la notizia di ieri della possibile uscita dal PD di Francesco Rutelli speriamo faccia da traino anche a quelle della Bianchi e della Binetti...è pretendere troppo?
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