lunedì 28 febbraio 2011

IL VAFFANCULO DELLA SETTIMANA - PAOLO DEL DEBBIO

A volte ritornano. E' il caso di Paolo Del Debbio (mica cazzi) che su "Il Giornale" (te pareva) insorge contro la Boccassini, rea di spendere troppi soldi per le intercettazioni nella vicenda Ruby, sottraendoli alla lotta alla droga. I "consigli" che Del Debbio dà sono: o finanziare meglio il reparto giustizia (esticazzi, bisognava essere docenti alla IULM per arrivare a tanto) o "programmare meglio" i reati riguardanti il Premier.
Che ne dite, ce lo mandate voi a ritirare il premio?

FORSE NON TUTTI SANNO CHE

Forse non tutti sanno che col decreto Mille Proroghe recentemente approvato, è stata data una bella sforbiciata ai fondi per i malati di cancro. Inoltre, come ci ricorda il Sen. Ignazio Marino (PD), è stata aggiunta, senza giustificazione alcuna, la schedatura delle donne che ricorrono alla procreazione assistita, con buona pace della privacy. 
Che sbadato, ora ricordo. Il cancro verrà sconfitto nel 2013, mentre per la privacy, diranno che fino a quando ci saranno le intercettazioni, dovremmo sopportare anche questo piccolo disagio.
Evviva.

domenica 27 febbraio 2011

COSE DA RICORDARE (OGNI TANTO)


Le recenti dichiarazioni di Berlusconi sulla scuola pubblica, accennate nel post di ieri, mi hanno fatto venire voglia di riproporre il discorso di Calamandrei del 1950 a difesa della scuola pubblica.

"Ci siano pure scuole di partito o scuole di chiesa. Ma lo Stato le deve sorvegliare, le deve regolare; le deve tenere nei loro limiti e deve riuscire a far meglio di loro. La scuola di Stato, insomma, deve essere una garanzia, perché non si scivoli in quello che sarebbe la fine della scuola e forse la fine della democrazia e della libertà, cioè nella scuola di partito.
Come si fa a istituire in un paese la scuola di partito? Si può fare in due modi. Uno è quello del totalitarismo aperto, confessato. Lo abbiamo esperimentato, ahimè. Credo che tutti qui ve ne ricordiate, quantunque molta gente non se ne ricordi più. Lo abbiamo sperimentato sotto il fascismo. Tutte le scuole diventano scuole di Stato: la scuola privata non è più permessa, ma lo Stato diventa un partito e quindi tutte le scuole sono scuole di Stato, ma per questo sono anche scuole di partito. Ma c’è un’altra forma per arrivare a trasformare la scuola di Stato in scuola di partito o di setta. Il totalitarismo subdolo, indiretto, torpido, come certe polmoniti torpide che vengono senza febbre, ma che sono pericolosissime… Facciamo l’ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuol fare la marcia su Roma e trasformare l’aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura. Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di Stato hanno il difetto di essere imparziali. C’è una certa resistenza; in quelle scuole c’è sempre, perfino sotto il fascismo c’è stata. Allora, il partito dominante segue un’altra strada (è tutta un’ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di Stato. E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A “quelle” scuole private. Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di Stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di Stato per dare la prevalenza alle sue scuole private. Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere. Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d’occhio i cuochi di questa bassa cucina. L’operazione si fa in tre modi: ve l’ho già detto: rovinare le scuole di Stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico”

Riconoscete qualcuno? Forse quando tutti si renderanno conto di quale razza di pericolo stiamo vivendo con certi politici, sarà troppo tardi. Ahimè.

sabato 26 febbraio 2011

BERLUSCONI SI RENDE SEMPRE PIU' SIMPATICO

Dopo aver commissionato e letto i propri sondaggi, il Rais del Bunga Bunga, il protagonista di quattro processi di questi 2 mesi che verranno, per riguadagnare il voto perduto, se ne esce con le solite dichiarazioni ad effetto, contando sulla "amnesia" degli italiani che gli sono sudditi.
Omosessuali e comunisti, come al solito, i suoi bersagli preferiti. Ancora una volta, per vincere, ha bisogno di iniettare la paura nelle vene. 
Adesso anche Gheddafi, fino a qualche giorno fa "amico profondo e leader della libertà", è diventato "un pazzo". Già, ora che i sondaggi rivelano la scomoda amicizia col colonnello, si è visto costretto a sospendere il trattato per recuperare consensi. 
Tanto per gradire, ecco una perla finale, anche la scuola pubblica (come se non bastasse) viene definita "pericolosa" in quanto: "gli insegnanti inculcano idee diverse da quelle che vengono trasmesse nelle famiglie". 
Sta a vedere che ora gli verrà in mente di decidere lui quello che un insegnante deve dire ai propri studenti.
Ce lo dirà, forse, il prossimo sondaggio. 

giovedì 24 febbraio 2011

QUEST'UOMO E' PEGGIO DI GHEDDAFI

E' un deputato americano conservatore, Bobby Franklin deputato dello Stato della Georgia, autore di una incredibile proposta di legge che nemmeno il peggiore dei dittatori è mai arrivato a proporre: pena di morte a tutte le donne che abortiscono sia volontariamente che spontaneamente (dopo un intervento umano). 
Come si vede i pazzi schizofrenici abitano un po' dappertutto, non solo in Libia.
Mi chiedo con quale coraggio, poi, si possa andare per il mondo a dire che il proprio modello di vita è quello giusto.
Vergogna a lui ed a chi non lo ferma.

mercoledì 23 febbraio 2011

ANCHE BARI AFFONDA NEL GUANO

Dopo Roma anche Bari affonda nel guano culturale. Pietosi come il governo del Paese. 
Ma costoro hanno una minima idea di quali sono le cose importanti della vita, o no?
Avanti il prossimo.

martedì 22 febbraio 2011

I DELIRI DEL GIOVANE MU'AMMAR

Chissà perchè i deliri di un folle dittatore, mi ricordano molto da vicino quelli di un altro navigato politico nostrano.
E' proprio vero il detto: "Chi si somiglia, si piglia..."

FATECI VEDERE COSA SAPETE FARE

Berlusconi e Frattini, è inutile uscirsene con le solite dichiarazioni fasulle
Ora fateci vedere cosa sapete fare per risolvere il problema Libia
(La risposta la conosco).

lunedì 21 febbraio 2011

LA VEXATA QUAESTIO

I recenti moti rivoluzionari stanno decimando gli amici di Berlusconi; Egitto, Libia ed ora, a quanto pare, anche la Russia
Si sentirà circondato? Fantapolitica. 
La vexata quaestio, comunque, sarà indovinare da che parte si porrebbero polizia ed esercito nell'eventualità (remotissima) di una rivoluzione italiana. Manganelli è il capo della polizia, nomen omen? 
Siete avvisati.

domenica 20 febbraio 2011

IL TERZO MONDO SIAMO NOI

"Proteste a Roma con lancio di petardi, fumogeni e sassi contro la Polizia"

Per un attimo ho pensato che la febbre di rivoluzione, che in questi giorni sta bersagliando alcuni Paesi islamici molto vicino a noi, fosse arrivata anche qui, e che proprio nella nostra capitale stesse per soffiare un vento nuovo. 
Quando invece ho capito che si stava parlando dei tifosi della A.S. Roma, mi son chiesto chi fossero quelli del Terzo Mondo, noi o loro?
In fondo è solo una questione di priorità.

BERLUSCONI VUOLE FARSI GIUSTIZIA DA SOLO

Dato che non riesce a venirne fuori, Berlusconi ha deciso, come al solito, di farsi giustizia da solo
Copiando di sana pianta l'idea del recente passato sulla depenalizzazione del falso in bilancio, grazie alla quale ha potuto evitare una pena certa, ora cerca di applicare lo stesso schema per "riformare" la Corte Costituzionale e di seguito l'intero sistema giudiziario. 
Altro che riforma, questo è un vero e proprio golpe. Aveva ragione l'ex moglie Veronica quando diceva che andava fermato o avrebbe trascinato tutto il Paese nel baratro.
Ma che ce ne facciamo di uno così? 

sabato 19 febbraio 2011

CALDEROLI L'ABOLIZIONISTA

C'è chi vorrebbe abolire la Festa del 1° Maggio perchè la considera inutile. 
Questione di punti di vista, per questo io vorrei abolire lui ed il suo ministero...

ED ORA SI VOGLIONO FREGARE PURE LA BANDIERA

Quando l'idiozia di certi personaggi è così evidente, non sai mai se è naturale o costruita ad hoc. Forse, al fine di raggiungere risultati elettorali importanti in breve tempo, qualcuno calca un po' la mano con certe dichiarazioni, inoltre se noti il più totale immobilismo dei cittadini, pensi che magari di stai sbagliando. Ma tant'è.
Il vice presidente del Consiglio comunale di Palermo, tale Sandro Olivieri (MPA), cristiano e uomo politico come è descritto sul suo sito, propone una raccolta di firme per abolire il simbolo della Regione Sicilia, il Triscele. Motivo: il simbolo in questione è utilizzato anche da altri, ma soprattutto è un simbolo pagano, mentre lui da buon cristiano e uomo politico, ne vorrebbe un altro più vicino ai suoi valori, magari un Padre Pio siciliano, per es., o roba simile. Non contento di tutto ciò ha aggiunto che tutta la colpa del decadimento economico e sociale di oggi, è della secolarizzazione che stiamo vivendo. 
Il sig. Olivieri, prima di prendere certe iniziative, dovrebbe preoccuparsi di far vivere da buoni cristiani i suoi colleghi politici o gli "amici" che lo hanno eletto, inoltre se il simbolo in questione non è di suo gradimento perchè troppo pagano, dovrebbe abolire anche le festività del 25 Dicembre o del 15 Agosto, feste pagane per eccellenza, ai quali sono state sottratte. 
Un po' di studio non farebbe male, vero?

giovedì 17 febbraio 2011

LA MOGLIE DI VESPA VOLA DA BERLUSCONI


Che ci sarà andata a fare la moglie di Bruno Vespa a Palazzo Grazioli? Molto semplice: per studiare con Berlusconi le strategie da tenere nel processo di Milano. 
A questo punto resta da chiedersi se le trasmissioni del marito rispettino le direttive aziendali. 
Chiedere a Masi.

mercoledì 16 febbraio 2011

CASTIGAT RIDENDO MORES


Lo si sapeva da tempo ma l'allergia alla satira da parte degli esponenti del centrodestra comincia a diventare imbarazzante e ieri ne abbiamo avuto conferma per l'ennesima volta. 
A Ballarò un nervosissimo Cicchitto (a rischio anafilassi) se la prende con Crozza attaccato anche la settimana prima da Sacconi. Al Festival di Sanremo, Luca e Paolo si beccano le proteste dei soliti servi della gleba, Masi (il gatto) e Mazza (la volpe) ed oggi sui giornali continua la consueta nenia destrorsa.
Insomma una destra nervosa e con nessuna voglia di ridere, anzi impegnata come non mai ad attaccare e possibilmente reprimere chi abbia voglia di fare un po' di satira. Forse, però, sono gli italiani stessi ad aver una gran voglia di ridere (nonostante tutto), come scrive Beaumarchais: "Cerco di ridere di tutto, per paura di essere costretto a piangerne" (Il Barbiere di Siviglia).
Sul frontone di alcuni teatri è posta la scritta: "Castigat ridendo mores", sarà per questo che il ministro Bondi ha tagliato i fondi per lo spettacolo?    

martedì 15 febbraio 2011

IL VAFFANCULO DELLA SETTIMANA - SIMONA VENTURA


Probabilmente sperava di fare gli ascolti di Annozero ed invece Simona Ventura, dopo aver dato prova, come le sue amiche, di essere  un'esperta di rimming, deve fare i conti con il flop del suo programma. Sponsorizzato dal D.G. della Rai, (ancora una volta al telefono) Mauro Masi, il pubblico ha deciso di boicottare "L'isola dei famosi" e di mandare a quel paese la sua conduttrice che si è prodotta in un endorsement berlusconiano che, di questi tempi è quanto mai rischioso, specialmente se si fa di audience, rating e share la propria ragione di vita.
Il video che segue mostra una Simona Ventura che dal sec. 55 inizia ad iperventilare, peggio di una quindicenne innamorata di Raul Bova, per poi concludere con un: "Grazie, abbiamo così bisogno di voi"
Lei forse sì, per continuare a lavorare in Rai, noi, invece, di gente come lei e Masi, ne facciamo volentieri a meno.

LA PE(E)RLA DEL GIORNO - MAURIZIO GASPARRI

Non so se la sparata più grande di Gasparri, è la prima o la seconda che ha detto.

lunedì 14 febbraio 2011

MASI E L'ISOLA DEI FAMOSI

Già non avevo nessuna intenzione di seguire quel programma, se inoltre, come pare, Masi telefona a Simona Ventura per fare gli auguri al programma, la scelta diventa automatica.
Il massimo dirigente Rai, quindi, esce allo scoperto, svelandoci i desideri di Berlusconi: gli italiani devono distrarsi.
Ma noi non molleremo.

SEMPRE PIU' IN BASSO

"Il Giornale" ed il suo direttore Sallusti cadono sempre più in basso. Non sapendo più come distrarre i propri lettori, fin tanto che i giudici non ravvisano reati, continuano col loro "giornalismo" fatto di falsi scoop.
Ora hanno scovato una foto di un giovane Vendola nudo su una spiaggia nudista (hai capito che scoop, mica pizza e fichi). Come ha già giustamente scritto oggi qualcuno, se andavano dalla mamma magari ne trovavano di più vecchie.
Comunque, in segno di protesta, oggi vi beccate pure la mia. 
Saluti.

domenica 13 febbraio 2011

QUEL IRREFRENABILE DESIDERIO


Ci siamo giustamente incazzati per i ricatti di Marchionne, per la maleducazione di Belpietro, per la violenza di La Russa, per le negligenze di Bondi e per Berlusconi. Però, farci venire il sangue amaro per le nefandezze di un impero che si sta sgretolando, forse non vale la pena; dobbiamo solo aspettare e tutto questo sarà finito. Se persino l'Impero Romano è caduto, figuriamoci cosa ne sarà di una egemonia retta da quattro stronzi. 

Quindi da cosa dobbiamo veramente ribellarci? Il nemico invisibile dal quale guardarci è ciò che lasceranno questi signori: la loro funesta visione del mondo. La cultura che sono riusciti ad instillare è quella dell'obbedienza incondizionata, consapevoli che, nella nostra società, è venuta meno la forza della contestazione che aveva caratterizzato i decenni precedenti. Oggi chiunque abbia delle funzioni direttive di qualsiasi livello, non si fa alcuno scrupolo ad andare contro le esigenze delle categorie che rappresenta, anzi, quando questi soggetti arrivano nella "stanza dei bottoni" significa che ti devi confrontare con degli avversari in più. 
E' vero, è una storia vecchia questa, tanto che in dialetto milanese esiste uno splendido proverbio che recita: "Quand la merda la munta al scagn, o che la spusa, o che la fà dagn!". (Quando la merda sale di livello, essendo una merda, non può fare che due cose: o puzzare, o fare danni). Nulla di più vero. Sanno di sbagliare, ma sono comunque spinti dal loro irrefrenabile desiderio di prevaricare gli altri e i loro diritti. 
Circa 2 anni e mezzo fa scrissi questo post, che mi diede tante soddisfazioni. Ma veramente tante. Chissà che questo non faccia altrettanto.

sabato 12 febbraio 2011

PER QUALE MOTIVO?

Ora che Mubarak se ne è andato, Maroni ed il governo starebbero preparando lo stato d'emergenza (preventivo) per contrastare eventuali immigrazioni provenienti dall'Egitto.
Ma per quale razza di motivo gli egiziani dovrebbero abbandonare la loro terra proprio ora per venire qui da noi?

venerdì 11 febbraio 2011

E' UFFICIALE. ABBIAMO ESPORTATO IL BERLUSCONISMO.


Da grande amico di Berlusconi, Mubarak ha imparato subito a come reagire alle proteste del popolo: infischiandosene. Resistere finché si può, questa è la parole d'ordine per entrambi, resistere perché se si va via si perde tutto, se si va via è l'inizio della fine. E così in una conferenza stampa dove tutti davano per certe le dimissioni del Presidente egiziano, ecco il coup-de-teatre: "non mi dimetto".

Parole che noi italiani conosciamo molto bene e che pensavamo fossero una esclusiva nostrana. Nulla di più falso. Dopo aver inventato ed esportato nel mondo organizzazioni come le banche (1406) ed ideologie come il fascismo (1919) ora il nostro Paese può vantare anche un altro primato: l'invenzione e l'esportazione del berlusconismo. Anche Mubarak, come il suo amico italiano, fa parlare la ciurma che gli sta attorno, in questo caso il vice-presidente Suleiman, al quale fa dire: "Andate a casa, tornate a lavorare, non ascoltate le tv satellitari". Analogie imbarazzanti, come si vede.
Resta da vedere come reagirà il popolo egiziano davanti a questa presa in giro: se ne farà una ragione per tirare a campare sperando nel nuovo o vorrà tracciare il solco di un futuro migliore? Se sceglieranno questa seconda ipotesi, è pacifico che non l'avranno imparata da noi.

giovedì 10 febbraio 2011

MALI OSCURI

Ma possibile che in questo Paese, per far soldi, c'è l'idea, se sei donna che devi darla alle persone "giuste" o, se sei uomo devi essere un emerito imbecille come costui? Cosa ci è successo? Chi ci ha trasmesso questo male oscuro?
Un'idea ce l'avrei.


mercoledì 9 febbraio 2011

NON SON DEGNO DI LORO

L'incompetenza di certi politici lombardi non ha limiti, dopo "l'obbligo" delle gomme invernali (finita ancor prima di iniziare) gli amministratori della Provincia di Milano ne hanno partorita un'altra delle loro (proprio un'ideona). 
Piuttosto, mi piacerebbe andare a casa dei vari Podestà, Firmigoni & co. per misurare la temperatura ambientale delle loro dimore, così vediamo subito chi sono gli inquinatori, se chi usa l'automobile (suo malgrado) o lor signori  che preferiscono stare sul divano in maniche di camicia piuttosto che con un maglione in più. Vogliamo scommettere che ho ragione io?
Per dirla tutta il vice-sindaco di Milano De Corato si è detto contrario alle targhe alterne; già, forse starà pensando dove potrà ancora infilare qualche altra zona parcheggi "Gratta e Sosta". Quella sì che è un'altra proposta all'avanguardia. 
Degna di una città che si prepara all'Expo 2015. Degna dei suoi politici, o forse son io che non son degno di loro.

martedì 8 febbraio 2011

IL VAFFANCULO DELLA SETTIMANA - MAURIZIO SACCONI

foto da www.lasupposta.blogspot.com
In diretta TV si autodefinisce "un vero liberale", poi se la prende con un comico (mica col leader dell'opposizione) ed infine, su suggerimento del suo capo-claque, dà della venduta ad una professoressa in collegamento da Berlino rea di aver collaborato col precedente governo. Tutto questo nella prima mezz'ora di Ballarò.
Eh già, d'ora in poi Maurizio Sacconi, grazie ad exploit come questi e non solo (vedi caso Marco Biagi o Eluana Englaro ad es.) verrà ricordato proprio come "un vero liberale". Mica quelle mummie di Montesquieu, Kant o Tocqueville...
Ma per favore.

lunedì 7 febbraio 2011

CAPEZZONIZZAZIONE? NO, GRAZIE.

Ieri mi sono addormentato a notte alta per seguire il XLV Superbowl e mi sono risvegliato stamattina leggendo che Pannella ha intenzione di capezzonizzare il Partito Radicale.
Sarà pure alta politica, come ho letto oggi da qualche parte, ma io non la capisco o semplicemente non sono d'accordo. Insomma è stata una giornata all'insegna dubbi e perplessità. Dal Superbowl al superboh il passo è breve.

sabato 5 febbraio 2011

E ADESSO SONO FATTI VOSTRI

Nonostante la vittoria (seppur risicata) al referendum Fiat, Marchionne se ne frega della parola data e vorrebbe trasferire la sede centrale negli USA. Come dire: " Vi abbiamo preso per il culo". 
Si è rimangiato tutte le promesse fatte prima della consultazione e soprattutto ha fatto un gran favore a chi gli aveva dato fiducia, gli impiegati. Così in un sol colpo si ritrovano tutti cornuti e mazziati: senza lavoro e senza diritti. 
Gran bel successo è stato dargli fiducia.

venerdì 4 febbraio 2011

DALLE MIE PARTI...

Ieri il buon Alessandro Gilioli ha pubblicato questo post nel quale si vede la foto di un collaboratore dell'ufficio stampa del PDL, tale Francesco Sciotto, tutto orgoglioso con tanto di cartello in mano e la scritta: "Sono uomo e dico TASTA!".
Ora, non per fare il solito umorismo da caserma, ma dalle mie parti la parola sciotto (sciòtt) assume un significato particolare…diciamo in linea col personaggio.
Nomen omen anche stavolta, direi.

MISTERI MENEGHINI

Il sindaco della città che nel 2015 ospiterà l'Expo, non perde mai occasione di glorificare ciò che la propria amministrazione sta facendo. Sinceramente non so cosa ci sia da vantarsi quando, per parcheggiare un'automobile negli spazi delimitati dalle linee blu, si debbano perdere 15 minuti per cercare un rivenditore dei famigerati "Gratta e sosta". Sarebbe molto più semplice e comodo collocare una macchinetta all'inizio del parcheggio stesso. 
Forse è il caso che il sindaco Moratti se ne vada un po' in vacanza studio all'estero.

martedì 1 febbraio 2011

SANTANCHE' E BRAMBILLA VERE ESPERTE DI RIMMING

E' indubbio che Berlusconi, al fine di raggiungere i propri obiettivi, riesca sempre a mettere le persone giuste al posto giusto. Sarà per questo che per "difendersi dalle aggressione mediatico-giudiziarie" ha pensato bene di rivolgersi a due vere e proprie esperte di rimming come la Santanchè e la Brambilla

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...