giovedì 30 aprile 2009

LIBRI: LAICI - L'IMBROGLIO ITALIANO - di Massimo Teodori

È davvero in atto un'offensiva tradizionalista dai tratti clericali che impedisce in Italia l'adozione delle riforme civili dei moderni paesi occidentali? Massimo Teodori con l'occhio dello storico e la verve del polemista laico ripercorre le ultime tappe dell'antimodernismo antiliberale: fecondazione assistita, coppie di fatto, bioetica, aborto, terrorismo, radici cristiane, Stato e Chiesa. Ma la responsabilità di un ritorno a un fosco passato non è di papa Ratzinger e del cardinale Ruini che fanno aggressivamente il loro mestiere. E piuttosto di quei politici che abdicano alla loro autonomia e inseguono la Chiesa per ottenerne i favori.
Due sono i principali bersagli di Teodori: gli “atei devoti” Giuliano Ferrara e Marcello Pera. «Dei due leader, Ferrara impugna la religione come una bandiera culturale, mentre Pera se ne fa uno strumento politico». E due sono anche i temi che maggiormente attirano l’attenzione dell’autore: quello delle radici cristiane e quello della fecondazione artificiale.

martedì 28 aprile 2009

KEIRA KNIGHTLEY CENSURED VIDEO

Alla fine della giornata di riprese, una giovane attrice saluta tutti sul set, sale a bordo dell’auto e si dirige verso casa. Una volta su, trova uno specchio in frantumi e tracce di sangue. Poi il litigio con il suo uomo, le accuse di tradimento, un pugno al volto. In un crescendo di tensione.   Sono due minuti di spot che il Regno Unito ha considerato molto duro per essere trasmesso in televisione. 

L'organo incaricato di visionare gli annunci pubblicitari nel Regno Unito, Clearcast, ha detto questo lunedi, che si tratta di pura violenza. Il regista britannico Joe Wright, vuole mostrare alla società che una violenza del genere non è esclusiva delle classi sociali più disagiate. Come si può dargli torto? Censura imperante...

venerdì 24 aprile 2009

MA CHE BELLE FACCE DA CULO!

È stato inaugurato oggi, in coincidenza con l'udienza generale, il nuovo impianto fotovoltaico realizzato sulla copertura dell'Aula Paolo VI e che dovrebbe garantire la fornitura elettrica per il funzionamento della grande Sala vaticana. Il nuovo impianto - posto sulle volte dell’edificio e realizzato da un’azienda tedesca che ne ha fatto dono al Papa - convertirà l’energia solare in energia elettrica. Il tutto attraverso 2400 pannelli che dovrebbero garantire circa 300 megawatt l’anno, permettendo così (sottolinea la Radio Vaticana) di evitare l’emissione di 225 mila chili di anidride carbonica e risparmiare circa 80 tonnellate di petrolio. Come sottolinea "Repubblica", produrranno un quantitativo di energia necessaria non solo a soddisfare il bisogno dell'impianto radio, ma anche dell'intero stato e di circa 40mila abitazioni: il surplus verrà venduto all'Italia.
Che facce da culo, si intascano i soldi dell'8xmille senza batter ciglio, installano la centrale in territorio italiano ed in più invece di regalarci l'energia ce la rivendono. Mi viene in mente quel vecchio proverbio meridionale che recita: "magna, beve, e futte 'a mujera..."

PER UNA NUOVA LIBERAZIONE!

Lapide ad ignominia

Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.
Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.
Ma soltanto col silenzio dei torturati
Più duro d'ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.
Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA

giovedì 23 aprile 2009

LIBRI: LO STATO CANAGLIA di Piero Ostellino

"Viviamo, si dice, in un Paese libero. Nulla di più falso: oggi in Italia tutto è vietato tranne ciò che è esplicitamente consentito. Da Nord a Sud, i cittadini si trovano ostaggio di uno Stato potentissimo, a cui un'infinità di regolamenti e decreti, imposte e balzelli permette di infiltrarsi in ogni recesso della vita quotidiana: dalle leggi sulla procreazione a quelle sulla prostituzione, dai meandri della giustizia all'autovelox. Un'Entità che governa, senza averne delega, la nostra esistenza ma che è nel contempo abbastanza debole da trovarsi nelle mani di una oligarchia incolta e becera, seppure voracissima. Intanto, nell'economia gravata dalla crisi, dilagano le distorsioni del mercato, dal canone televisivo alla vicenda Alitalia, passando per "liberalizzazioni" che sono solo una cortina di fumo di dirigismo e demagogia. A fare le spese di provvedimenti di salvataggio che a stento nascondono le eterne logiche di interesse, al solito, è il cittadino tassato e vessato, inibito nelle sue libere iniziative." In questa spietata analisi del declino culturale, politico ed economico italiano, Piero Ostellino presenta una preoccupante carrellata di nomi, fatti e dati. Denuncia la latitanza del pensiero liberale, asfissiato da collettivismo e corporativismo. Torneranno mai in Italia le idee, e le prassi, dell'autonomia, della responsabilità individuale, della certezza della pena? La risposta è un durissimo j'accuse rivolto alla pessima politica cui permettiamo di governarci.

mercoledì 22 aprile 2009

AL PEGGIO NON C'E' MAI FINE

Nella Lombardia fascio-leghista prende sempre più piede lo Stato di Polizia e come ciclicamente accade da un po' di tempo ecco partorita, dalle geniali menti di questa giunta, un'altra legge liberticida che trasforma la nostra terra nella peggiore periferia sudamericana. D'ora in poi sarà vietato consumare gelati, pizze, panzerotti, kebab e quant'altro sui marciapiedi fuori dai locali con pene pecuniarie fino a 3mila Euro.  
Nata come disegno di legge per limitare i locali dove si vendeva kebab (proposta dalla solita Lega che ci farà buttare 400 milioni per il mancato abbinamento elezioni europee-referendum), la proposta si è trasformata in un (ulteriore) monumento alla stupidità che vieta l'assunzione di cibi e bevande al di fuori dei locali e che non potrà essere fatta rispettare perchè ci vorrà un vigile per ogni gelateria, paninoteca, pizzeria al taglio, kebaberia, bar, ecc della Lombardia. Un lungo sonno della ragione, questo dei consiglieri regionali lombardi, che ha liberato mostri. Per cacciarli i cittadini lombardi potrebbero sfidare l'amministrazione e fare disobbedienza civile: avvisando giornali e forze dell'ordine, darsi appuntamento un giorno prefissato fuori dei locali e gustarsi un bel pezzo di nostrana pizza. 
Questa epidemia di imbecillità sta per contagiare altre regioni come la vicina Emili-Romagna dove già qualcuno propone di imitare gli scellerati consiglieri lombardi. E' proprio vero al peggio non c'è mai fine o forse deve essere stata quella partita di cocaina sequestrata dalla segretaria della Lega Nord in Svizzera che probabilmente era un pochino avariata e della cui notizia, ovviamente, i media nostrani hanno taciuto.

martedì 21 aprile 2009

ADESSO SI CENSURA PURE IL WEB


La domanda che vedete nell’immagine qui sopra era apparsa su Yahoo Answer alle 8,30 circa di lunedì 20 aprile. Ma adesso è stata eliminata: guardate lo spirito ultimo della censura all’opera, il loro problema è rendere invisibile il problema, non risolverlo (loro: dei censori, della censura).

Ovviamente le risposte si moltiplicano in questi minuti che passano. Cesare Pavese, 59 anni fa, lasciò scritto: “Non fate troppi pettegolezzi”. Chiara studia il suicidio in pubblico.



COME APRIRE UNA SERRATURA COL BASTONCINO DEL GELATO



La prossima volta che mi fanno pagare 70€ per questo tipo di chiavi li mando tutti a quel paese...

lunedì 20 aprile 2009

L'AUTOCENSURA DI SKY

Mi stavo preparando a vedere il film che da tanto attendevo, quel "Shooting Silvio" di cui qualche giorno fa ho parlato su questo blog, sono andato a cercare quando fosse in programmazione, punto il videoregistratore, mi metto comodo sul divano come Fantozzi con la frittatona di cipolle, birra e rutto libero ma...sorpresa delle sorprese...scopro che il film è stato sostituito...altro caso di censura? Direi proprio di si, visto le polemiche dei giorni scorsi,  intanto questi personaggi di Sky domani riceveranno la mia telefonata di disdetta e cosi come me spero molti altri...che tristezza.

LUNEDI MUSICA: SE IO FOSSI SAN GENNARO(2001)




Problemi con la censura anche per Federico Salvatore e la sua "Se io fossi San Gennaro", che ricorda e cita "Io se fossi Dio" di Gaber, rifatta in chiave locale. La censura la boicotta ma, senza neanche una casa discografica, il cantante napoletano la presenta al Festival di Napoli 2001.


Se io fossi san Gennaro non sarei cosi' leggero 
Con i miei napoletani io m'incazzerei davvero 
Come l'oste fa i conti dopo tanto fallimento 
Senza troppi complimenti sarei cinico e violento 

Vorrei dire al costruttore del centro direzionale 
Che ci puo' solo pisciare perche' ha fatto un orinale 
Grattacieli di dolore un infarto nella storia 
Forse e' solo un costruttore che ha perduto la memoria 

Nei meandri dei quartieri di madonne e di sirene 
Paraboliche ed antenne sono aghi nelle vene 
E nei vicoli dei chiostri di pastori e vecchi santi 
Le finestre anodizzate sono schiaffi ai monumenti 

E' come sputare in faccia ai D'angio' agli Aragona 
Cancellare via le tracce di una Napoli padrona 
E' lo sforzo di cagare dell'ignobile pappone 
Sulle perle date ai porci da Don Carlo di Borbone 

E' percio' che mi accaloro coi politici nascosti 
Perche' solamente loro sono i veri camorristi 
A cui Napoli da sempre ha pagato la tangente 
E qualcuno l'ha incassata con il sangue della gente 

E per certi culi grossi il traguardo e' la poltrona 
E per noi poveri fessi basta solo un Maradona 
E il miracolo richiesto di quel sangue rosso chiaro 
Lo sa solo Gesu' Cristo che quel sangue e' sangue amaro 

Lo sa il Cristo ch'e' velato di vergogna e di mistero 
Da quel nobile alchimista principe di Sansevero 
E con lui lo sa Virgilio il sincero Sannazzaro 
Giambattista della Porta che il colpevole e' il denaro 

E nessuno dice basta per il culto della festa 
E di Napoli che resta sotto gli occhi del turista 
Via i vecchi marciapiedi che hanno raccontato molto 
Pietre laviche e lastroni seppelliamoli d'asfalto... 
...l'appalto 

Ma non posso piu' accettare l'etichetta provinciale 
E una Napoli che ruba in ogni telegiornale 
Una Napoli che puzza di ragu' di malavita 
Di spaghetti cocaina e di pizza margherita 

Di una Napoli abusiva paradiso artificiale 
Con il sogno ricorrente di fuggire e di emigrare 
E di un popolo che a scuola ha creato nuovi corsi 
E la cattedra che insegna qual'e' l'arte di arrangiarsi 

Io non posso piu' accettare l'etichetta di terrone 
E il proverbio che ogni figlio e' nu bello scarrafone 
E mi rode che Forcella e' la kasba del furbone 
Che ti scambia con il pacco uno stereo col mattone 

Se io fossi San Gennaro giuro che vomiterei 
La mia rabbia dal Vesuvio farei peggio di Pompei 
E poiche' c'ho preso gusto con la scusa del santone 
Io ritengo che sia giusto fare pure qualche nome 

Chiedere a Pino Daniele che fine ha fatto terra mia 
Siamo lazzari felici quanno chiove 'a pecundria 
Napule e' 'na carta sporca Napule e' mille paure 
Ma pe' chhiste viche nire so' passate 'sti ccriature 

Da Pontano a Paisiello Giulio Cesare Cortese 
Da Basile a Totonno Petito fino a Benedetto Croce 
Da Di Giacomo a Viviani poi Caruso coi Parisi 
Da Toto' ai De Filippo fino a Massimo Troisi 

C'e' passato Genovesi e Leopardi con orgoglio 
La romantica Matilde e il mattino di Scarfoglio 
Filangieri Cardarelli tutto l'oro di Marotta 
C'e' passata la madonna che ora vedi a Piedigrotta 

Un Luciano De Crescenzo Bellavista di Milano 
E Sofia che da Pozzuoli oggi parla americano 
Un Roberto De Simone che le ha preso pure il cuore 
Ora cerca di sfruttarala Federico Salvatore 

Ma non posso tollerare chi si arroga poi il diritto 
Di cambiare e trasformare tutto cio' che e' stato fatto 
Di chi vuol tagliar la corda con la vecchia tradizione 
Di chi ha messo nella merda la cultura e la canzone 

Io non posso sopportare che un signore nato a Foggia 
Porta Napoli nel mondo e la stampa lo incoraggia 
E che il critico ha concesso al neomelodico l'evento 
Di buttare in fondo al cesso Napoli del novecento 

Perche' ancora io ci credo e mi incazzo ve lo giuro 
Che Posillipo e Toledo li divide un vecchio muro 
Come quello di Berlino che ci spacca in due meta' 
Uno e' figlio 'e bucchino l'altro e' figlio 'e papa' 

Se io fossi San Gennaro giuro che mi vestirei 
Pulcinella Che Guevara e dal cielo scenderei 
Per gridare alla mia gente tutto cio' che mi fa male 
E finire da innocente pure io a Poggioreale 

Perche' come Gennarino sono vecchio in fondo al cuore 
La speranza Iervolino puo' lenire il mio dolore? 
Io ho capito che la vita e' solo un viaggio di ritorno 
Che domani e' gia' finito e che ieri e' un nuovo giorno 

Sembra un gioco di parole ma mi sento piu' sicuro 
Coi progetti dal passato e i ricordi del futuro 
E alla fine del mio viaggio chiedo a Napoli perdono 
Se ho cercato con coraggio di restare come sono 

sabato 18 aprile 2009

COSA CI NASCONDE IL VATICANO?

L'agenzia pubblicitaria del Metrobus di Parigi avrebbe censurato i manifesti dell'ultimo film di Ron Howard, tratto dal libro di Dan Brown, Angeli e Demoni pare per lo slogan che questi manifesti portano: "que nous cache le vatican?" cioè "cosa ci nasconde il Vaticano?" 
Come avviene di solito in questi casi, questa mini censura rischia di far fare al film della pubblicità gratuita. Ma ne valeva la pena? La stessa società francese ha censurato anche la pipa di Monsieur Hulot scatenando un mare di polemiche fra i parigini che considerano Jacques Tati e il suo personaggio due glorie nazionali, francamente non si può dar loro torto...
 Sembra che le concessionarie pubblicitarie dei mezzi di trasporto di mezza Europa si comportino tutte allo stesso modo, basti ricordare quella che vietò i manifesti atei sui bus di Genova.


NINFOFOBIA

In Italia sta tornando la censura, una molto più sottile ma anche molto efficace. 
A farne le spese stavolta è la prossima uscita del film "Valerie, Diario di una ninfomane" (in uscita il 30 Aprile) e proprio la parole ninfomane è la causa di tanto rumore, poichè a qualcuno, probabilmente, rievoca dei sentimenti peccaminosi. Questa è almeno la lettura che ne dà Valérie Tasso, scrittrice e sessuologa francese, da anni trapiantata in Spagna. Il film è tratto dal suo ultimo saggio-scandalo, che racconta in prima persona il ricco campionario di avventure erotiche compiute da una donna posseduta da due passioni: quella per la scrittura e quella... per il sesso. Insomma, basta la parola... E allora, la domanda è d'obbligo: sta ritornando una voglia di censura in Italia? Sicuramente si ma è anche vero che la stessa cosa è capitata in Spagna come si può vedere da qui.

giovedì 16 aprile 2009

LIBRI: DISPUTA SU DIO E DINTORNI

In queste pagine il non credente Corrado Augias e il credente Vito Mancuso si sfidano in una sorta di disputa d'altri tempi. Si parla di Dio, ma anche della vita; più precisamente la vita di ogni giorno, con gli interrogativi etici ed esistenziali ai quali tutti siamo chiamati a rispondere. Si parla delle forme di potere connesse all'attività spirituale, che dovrebbe invece esserne scevra. Dell'amore, cioè di quanto nel cristianesimo sia rimasto di un amore inteso come relazione armoniosa nella sua assolutezza, succo del messaggio di Gesù. E della morte: gli esseri umani hanno il diritto di sentirsi padroni della propria morte e decidere, se afflitti da un intollerabile dolore senza rimedio, di porre fine ai propri giorni? Un dialogo in cui, partendo dal problema di tutti i problemi, Dio, la sua esistenza, la sua importanza per la vita, si affrontano i temi più disparati: l'evoluzione, il rapporto fede-scienza, l'eutanasia, l'accanimento terapeutico, lo scandalo del male, l'illuminismo, il Gesù storico, la Madonna e i suoi dogmi, la Trinità, le ingerenze politiche della Chiesa. Norberto Bobbio, diceva che "la vera differenza non è tra chi crede e chi non crede, ma tra chi pensa e chi non pensa". Questo libro si rivolge a tutti coloro che vogliono pensare. Pensare, o forse meglio ripensare al senso complessivo del trovarsi al mondo: se cioè esista un senso (un Dio), oppure no, solo una variopinta e mutevole sfilata di sensi, ognuno diverso dall'altro.   
Un incontro, uno scontro di posizioni, un confronto di pensieri. Credere o non credere: esistono entrambe le voci in ogni uomo pensante. Un dialogo sui più importanti temi della Fede e dell’ Umanità che tocca tutti --- Un libro che scuote le coscienze e apre nuovi orizzonti sulla più grande disputa della storia dell’uomo: credere o non credere. Dio, la sua esistenza, la sua importanza per la vita, passando attraverso l’evoluzione, il rapporto fede-scienza, l’eutanasia, l’accanimento terapeutico, lo scandalo del male, l’illuminismo, il Gesù storico, la Madonna e i suoi dogmi, la Trinità, le ingerenze politiche della Chiesa. C’è chi parteggerà per l’uno, chi per l’altro, e chi probabilmente per nessuno dei due, ma cercherà di fare proprio ogni volta il punto di vista di chi parla, ora il credente, ora il non credente, sapendo che esistono entrambe le voci in ogni uomo pensante.

SUSCEPTIBILIDAD MEXICANA


El gigante de comida rápida Burger King dijo que retirará una publicidad en la que un hombre diminuto con máscara de luchador aparece envuelto en la bandera mexicana, junto a un alto vaquero estadounidense, y que provocó una protesta de México. Conociendo la susceptibilidad mexicana quien sabe si ahora acturan la misma protesta que usaron contra a Tiziano Ferro a causa de una entrevista a la TV italiana...

CENSURA POSTFASCISTA/2

Le censure e le deprecazioni contro "Anno Zero", Michele Santoro ed il vignettista Vauro non sono altro che manifestazioni ingannevoli di una certa parte politica che produce una disinformazione antidemocratica e sleale. Lo stile e i contenuti di Santoro mettono in difficoltà il pensiero unico anti-democratico ed anti-costituzionale che ormai da troppo tempo distrugge lo stato di diritto del nostro Paese e, agli occhi di certi ambienti di destra, ma non solo, viene considerato come qualcosa che è peggio del terremoto stesso. 
I soccorsi della Protezione Civile sono stati efficienti ed imponenti, Santoro ha raccolto storie di persone che avevano altro da dire e quindi, per non essersi uniformato al coro delle celebrazioni, viene considerato un infame. Evidentemente i giornalisti che piacciono al governo devono avere la faccia abbronzata, frequentare i casinò e produrre menzogne ed inganni di Regime e guai a chi si permette di dare notizie sgradevoli, Studio Aperto e TG4 insegnano...
Lo stile che piace a questi signori è quello Italo-Vaticano del TG1, per il quale invece, nessuno si è scandalizzato più tanto per la gaffe sugli ascolti, uno stile che ricorda l'Italia fascista, razzista e clericale degli anni '30 che è tutto il contrario di quella descritta nella nostra Costituzione che qualcuno vorrebbe cambiare.

mercoledì 15 aprile 2009

CENSURA POSTFASCISTA

Ormai è chiaro da tempo, ed ogni giorno ne abbiamo conferma, che questo governo ha intrapreso la strada della censura preventiva è diventato pressoche impossibile criticarlo e passarla liscia. Se ne sono accorti anche all'estero ed uno degli ultimi articoli di questo genere, quello di "Le Monde", ha prodotto la piccata reazione del Ministero degli Esteri.
Da noi si respira puzza di censura in ogni angolo, dopo l'ennesimo caso Santoro, ecco arrivare il caso Crozza. Non contenti di tutto questo adesso hanno pure messo piede in casa di Rupert Murdoch muovendo critiche sulla programmazione del film Shooting Silvio la storia di un giovane scrittore che decide di uccidere Berlusconi.
 Arriveremo a schedare i cittadini a seconda delle proprie idee, abitudini ed amicizie? Già l'opinione pubblica è sotto costante controllo al fine di misurare il consenso se poi aggiungiamo che tutti i riferimenti giudicati disfattisti sono vietati da tempo, mi sembra di essere tornato ai tempi del Min.Cul.Pop. E' solo una mia impressione? Intanto vogliate gradire quest'ultima gaffe del Presidente ovviamente censurata da tutte le Tv italiane.



martedì 14 aprile 2009

ITALIA MEDIEVALE

Per le persone in lacrime che una settimana fa piangevano per il terremoto in Abruzzo, Radio Maria ha sempre una parola di conforto. Come dice il suo direttore, monsignor Livio Fanzaga, "il terremoto lo ha voluto il signore...", sarà per questo che molta gente gridava dove fosse il papa o qualche suo rappresentante? Sarà per questo che il papa non si è degnato di andare ai funerali? Non lo sappiamo. 
Sappiamo però che appena si alza un alito di protesta verso la Chiesa ecco che come per magia si muove il suo esercito. No, no, non sto parlando della Guardia Svizzera ma del braccio armato del cattolicesimo, quel fantomatico gruppo di nazistucoli di Militia Christi. Stavolta se la sono presa col Presidente della Camera Fini che qualche giorno prima aveva difeso la laicità dello Stato e a proposito del caso Eluana lo hanno paragonato a Ponzio Pilato Se avete la curiosità di vedere come la pensano questi signori fatevi un giro sul loro "bel" sito...
A proposito dei funerali di Stato, invece, oltre alle vittime cattoliche, si sono commemorate anche alcune vittime di religione islamica con alcuni brani tratti dal Corano letti da un imam. La presenza di autorità religiose, tuttavia, ripropone il problema dei funerali di Stato che dovrebbero essere rispettosi di tutte le convinzioni e perdere quel carattere confessionale dei funerali religiosi.

lunedì 13 aprile 2009

LUNEDI MUSICA: LONTANO DAGLI OCCHI(1969)

Viaggiando spesso all'estero mi sono reso conto che molte canzoni italiane, soprattutto quelle degli anni '60 e '70, hanno avuto molto successo oltre confine, tanto da essere reinterpretate da cantanti stranieri e, il più delle volte, facendo dimenticare l'originale. Eccone un esempio.

Lontano dagli occhi(1969)
testo:S.Bardotti
musica: S.Endrigo

Che cos'è?
C'è nell'aria qualcosa di freddo
Che inverno non è.
Che cos'è?
Questa sera i bambini per strada
non giocano più.

Non so perchè
l'allegria degli amici di sempre
non mi diverte più.
Uno mi ha det..to che
lontano dagli occhi,
lontano dal cuore,
e tu sei lontana,
lontana da me.

Per uno che torna
e ti porta una rosa,
mille si sono scordati di te.

Lontano dagli occhi,
lontano dal cuore,
e tu sei lontana,
lontana da me.

Ora so
che cos'è questo amaro sapore
che resta di te,
quando tu
sei lontana e non so dove sei,
cosa fai, dove vai.

E so perchè
non so più immaginare il sorriso
che c'è negli occhi tuoi
quando non sei
con me.

Lontano dagli occhi,
lontano dal cuore,
e tu sei lontana,
lontana da me.

Per uno che torna
e ti porta una rosa,
mille si sono scordati di te.

Lontano dagli occhi,
lontano dal cuore,
e tu sei lontana,
lontana da me.

Per uno che torna
e ti porta una rosa,
mille si sono scordati di te.
Lontano dagli occhi,
lontano dal cuore,
e tu sei lontana,
lontana da me.







Ed ecco la versione inglese di Petula Clark: If ever you're lonely



Look at me
I can see there's no love in your eyes
Though you try to pretend
Look at me
Aw, there's no need to explain how you're feeling
I guess it's the end

And when you go
I will try not to cry as you kiss me goodbye
You'll never know
How much I'll miss you so

If ever you're lonely
If ever you're blue
If ever you need me
I'm waiting for you
And though your love has gone
You're still the only one
So if ever you're lonely
I'll run straight to you

Now as you walk away
Remember what I say
If ever you're lonely
I'm lonely like you

In my heart
For some time I have known deep inside
You have somebody new
But my heart
Will still want you forever
Although it is broken in two You're not to blame
No, go be happy with her
And if one night you whisper my name
Come to my arms again

If ever you're lonely
If ever you're blue
If ever you need me
I'm waiting for you

And though your love has gone
You're still the only one
So if you're lonely I'll run straight to you, yeah

Now as you walk away
Remember what I say
If ever you're lonely
I'm lonely like you

If ever you're lonely darling
Da da de da ah oh
Da da de da ah oh
If ever you're lonely I'll run straight to you

domenica 12 aprile 2009

ABRUZZO - PIATTI TIPICI: MACCHERONI ALLA CHITARRA

maccheroni alla chitarra, sono un formato di pasta tipico della cucina Abruzzese che consiste in spaghetti a sezione quadrata; la loro preparazione avviene con un telaio rettangolare di legno di faggio, chiamato“chitarra”, che deve il suo nome al fatto che lungo i suoi lati più lunghi, sonotesi dei sottili fili metallici, che ricordano appunto le corde di una chitarra.
Su questi fili viene stesa la 
sfoglia di pasta, che pressata con un matterello,viene tagliata in striscioline a sezione quadrata: ed ecco formati i maccheroni alla chitarra!
Generalmente vengono accompagnati con un 
sugo di castrato d'agnello, o d'agnello e peperoni o con un semplice sugo di pomodoro al peperoncino spolverizzato da abbondante pecorino.

Ingredienti per la pasta: 400 gr. di farina, 4 uova, sale.
Ingredienti per il sugo: 1 cipolla, 1 spicchio d'aglio, 250gr. di polpa d'agnello, mezzo bicchiere di vino bianco, 400gr. di salsa di pomodoro, 2 foglie d'alloro, peperoni.

Disponete la farina a conca su di una spianatoia e al centro di essa rompete le uova, aggiungendo un grosso pizzico di sale; impastate energicamente per almeno 10-15 minuti fino ad ottenere una pasta omogenea e compatta. Avvolgetela nella pellicola trasparente e fatela riposare per 1 ora in un luogo fresco.chitarra_sfoglia_ric.jpg
Stendete la 
pasta fino ad ottenere una sfoglia non troppo sottile (circa 5 mm) e tagliatela della lunghezza e della larghezza dell’insieme dei fili che formano la “chitarra”.
Avvolgete la sfoglia su di un matterello leggermente infarinato e poisrotolatela ben distesa sulla chitarra; con il piccolo matterellino usato per questo formato di pasta, premete forte e in modo deciso in modo da recidere la sfoglia in un'unica passata.
macchitarra_telaio_ric.jpgProcedete nello stesso identico modo per tutte le sfoglie di pasta, e a mano a mano che ricaverete i maccheroni alla chitarra, spargeteli ben aperti su di una spianatoia infarinata per farli asciugare un po’.
Nel frattempo iniziate a 
preparare il sugo; mondate e tritate la cipolla e l’aglio, e fateli soffriggere in un tegame con l’olio, poi unite la passata di pomodoro, ilsale, il peperoncino e le olive nere tagliate a rondelle, e fate consumare il tutto fino a che si addensi; prima di togliere dal fuoco la salsa unite le foglie dibasilico.

Lessate i maccheroni in abbondante acqua salata, poi scolateli al dente e conditeli con il sugo, spolverizzandoli di formaggio pecorino grattugiato.


Sugo:
Aggiungere al soffritto di aglio e cipolla 250 gr di polpa di agnello, e farla rosolare, bagnarla poi con mezzo bicchiere di vino bianco, lasciare evaporare ed unirvi il passato di pomodoro e due foglie di alloro. Lasciate cuocere per circa 45 minuti, e poi unite al sugo dei peperoni di diverso colore tagliati a listarelle e precedentemente saltati in padella con dell’olio.
Se 
non potete preparare in casa i maccheroni alla chitarra, esistono delleconfezioni di pasta già pronta; dovrete solo preparare il sugo di accompagnamento  per gustare questa ricetta tipica Abruzzese. 
In antichità, all’impasto che si preparava per la sfoglia dei maccheroni alla chitarra, veniva unito dello zafferano, preventivamente sciolto nelle uova.
La bontà dei maccheroni alla chitarra dipende dalla loro compattezza, dovuta in parte alle uova in essi contenute, e dalla lunga lavorazione manuale sulla spianatoia che li rende molto resistenti alla cottura.
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...