Se il loro scopo è dimostrare che la religione cattolica sia una religione non violenta, con questo tipo di dichiarazioni si dimostra l'esatto contrario. Vietare, scomunicare, peccare, resistere, non c'è un solo vocabolo d'amore nelle parole del monsignore, quando invece avrebbe dovuto usare parole come amore, accoglienza, rispetto e inclusione. Non mi scandalizzano più le parole di questi personaggi, anzi, più parlano in questo modo e più penso che la gente si allontani da loro, ma non sopporto questo salire in cattedra per dare lezioni di moralità, quando sappiamo bene che la categoria che il monsignore rappresenta ha poco di che vantarsi. Ma soprattutto il monsignore lo sa che forse c'è gente che di ricevere la comunione o di essere scomunicata non gliene frega niente? Lo sa che c'è chi dice no?
Lo sa, lo sa, è bilioso proprio perchè sa che una buona fetta di popolazione non perde più tempo con le loro farneticazioni.
RispondiEliminaBuona serata Graziano