giovedì 29 novembre 2012

DE MITA PROTAGONISTA DEL NUOVO CINEPANETTONE



Ecco qual è la preoccupazione maggiore dell'Eurodeputato Ciriaco De Mita al Parlamento di Strasburgo (ed è la seconda volta). 
Ah, ho capito, è un episodio del nuovo "Cinepanettone", "Natale a Strasburgo". Grandi. 

ECCHIME QUA

"Il carcere è un penitenziario...non è un villaggio di vacanza...Si deve scontare la sua pena...prescritta...che gli aspetta, lo sapeva prima di fare il reato. Io ritengo, come Lega, di non uscire prima della sua pena erogata. Grazie". (On.(?) Eraldo Isidori - Lega Nord)



No, non è un doppiatore di "Striscia la Notizia" che parla ma un vero Onorevole della Repubblica in forza alla Lega Nord, avete capito bene, non la Sud ma la Nord.
Ora mi chiedo cosa hanno scritto gli stenografi della Camera dopo il suo intervento.

sabato 24 novembre 2012

ECCE SILVIO!

Silvio Berlusconi è da quando se ne è andato che ci scassa i maroni con la vexata quaestio "Torno o non torno", proprio come in questa famosissima scena del film "Ecce Bombo" di Nanni Moretti. Stai tranquillo Silvio, ti si noterebbe in qualsiasi caso, come dimenticare i tuoi ultimi 20 anni da politico imbalsamato?

Ma la novità è che il partito si chiamerà "Forza Italia 2.0". Me cojoni, nome vecchio e primarie abolite. Scusate, ma allora perché utilizzare la dizione 2.0 che sta ad indicare una spiccata interazione con gli utenti? Che razza di interazione avete coi vostri elettori se la prima cosa che fate è quella di abolire le primarie?
Benvenuto in tutto il tuo splendore, sempre circondato dal solito tanfo stantio. Ecce Silvio! 

sabato 10 novembre 2012

LEZIONI DI LIBERALISMO

Mentre aspettavo gli Spaghetti di Soia e gli Involtini Primavera, mi sono sentito a disagio quando la proprietaria del Ristorante Cinese, a cui mi ero rivolto, ha cominciato a darmi lezioni di liberalismo. Non avevo argomenti da controbattere quando ha detto che in Cina (sic!) "non ci sono così tante leggi che limitino la libertà d'azione degli esercenti". 
In effetti ogni volta che vado all'estero, i commenti con mia moglie sono sempre gli stessi e vertono sulla solita questione: come sarebbe bello se da noi i negozi fossero aperti anche alla Domenica. Probabilmente a Confesercenti i soldi, che le imprese potrebbero guadagnare, fanno schifo se, con tanta veemenza, si pone in posizione nettamente contraria e con lei anche i vescovi della CEI che, sempre più simili agli ayatollah di un qualsiasi Paese islamico, vanno fuori di testa al solo pensiero di avere dei posti liberi nelle chiese. Capite bene che, con cotanta concorrenza, i fautori dell'acquisto libero alla Domenica è meglio che si dedichino al loro hobby preferito. 
L'ultima speranza è quella che siano i lavoratori stessi a mettersi di traverso a chi è contrario ad un risveglio dell'economia, come ad esempio succede in Francia dove i lavoratori di Bricorama dicono: "Vogliamo poter lavorare la domenica. Intanto, per salvare l’azienda. E poi perché chi lavora la domenica è volontario ed è pagato il doppio"
Ecco, il problema è proprio qui: Confesercenti incazzata perché non vuole pagare il doppio i lavoratori, i vescovi incazzati perché predicherebbero ai muri ed il governo italiano incazzato perché non vuole sborsare doppi stipendi anche alle altre categorie di lavoratori domenicali.
No, no, tranquilli, da noi non lo faranno mai.

lunedì 5 novembre 2012

AD AVETRANA FACEBOOK VIETATO

Forse ispirato dal suo "illustre" concittadino Michele Misseri, il sindaco di Avetrana (Ta) tenta di "far fuori" un'intera città, la sua. Motivo: partorisce un'ordinanza che riguarda la “disciplina dell’attività di piccoli trattenimenti o spettacoli occasionali in locali di somministrazione di alimenti e bevande”. 

Le regole imposte ai proprietari di locali che "osino" proporre della musica live sono molto semplici, demenziali, ma semplici, se avete voglia di farvi quattro grasse risate potete leggere qui

Ma ciò che colpisce è, fra i tanti, anche il divieto a "qualsiasi forma di pubblicità degli avvenimenti di spettacolo e trattenimento al di fuori del locale e delle sue pertinenze mediante manifesti, mass-media, Facebook, biglietti di invito". 
Insomma, oltre ad ostacolare qualsiasi forma di evento musicale ne vieta anche la promozione, compreso il passaparola su Facebook (ce lo vedo proprio a bloccare gli eventi nelle impostazioni della privacy di Fb) e comunque se dico che il sindaco Mario De Marco (PDL) è un censore, dite che si offenderà? Il prossimo passo sarà quello di controllare tutti i computers? Ci sarebbe abbastanza per nascondersi dalla vergogna ma,  invece, qualcuno si bea di queste azioni da sceriffo. Per la serie: comandare è meglio che fottere.
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