A farne le spese stavolta è la prossima uscita del film "Valerie, Diario di una ninfomane" (in uscita il 30 Aprile) e proprio la parole ninfomane è la causa di tanto rumore, poichè a qualcuno, probabilmente, rievoca dei sentimenti peccaminosi. Questa è almeno la lettura che ne dà Valérie Tasso, scrittrice e sessuologa francese, da anni trapiantata in Spagna. Il film è tratto dal suo ultimo saggio-scandalo, che racconta in prima persona il ricco campionario di avventure erotiche compiute da una donna posseduta da due passioni: quella per la scrittura e quella... per il sesso. Insomma, basta la parola... E allora, la domanda è d'obbligo: sta ritornando una voglia di censura in Italia? Sicuramente si ma è anche vero che la stessa cosa è capitata in Spagna come si può vedere da qui.
sabato 18 aprile 2009
NINFOFOBIA
In Italia sta tornando la censura, una molto più sottile ma anche molto efficace.
A farne le spese stavolta è la prossima uscita del film "Valerie, Diario di una ninfomane" (in uscita il 30 Aprile) e proprio la parole ninfomane è la causa di tanto rumore, poichè a qualcuno, probabilmente, rievoca dei sentimenti peccaminosi. Questa è almeno la lettura che ne dà Valérie Tasso, scrittrice e sessuologa francese, da anni trapiantata in Spagna. Il film è tratto dal suo ultimo saggio-scandalo, che racconta in prima persona il ricco campionario di avventure erotiche compiute da una donna posseduta da due passioni: quella per la scrittura e quella... per il sesso. Insomma, basta la parola... E allora, la domanda è d'obbligo: sta ritornando una voglia di censura in Italia? Sicuramente si ma è anche vero che la stessa cosa è capitata in Spagna come si può vedere da qui.
A farne le spese stavolta è la prossima uscita del film "Valerie, Diario di una ninfomane" (in uscita il 30 Aprile) e proprio la parole ninfomane è la causa di tanto rumore, poichè a qualcuno, probabilmente, rievoca dei sentimenti peccaminosi. Questa è almeno la lettura che ne dà Valérie Tasso, scrittrice e sessuologa francese, da anni trapiantata in Spagna. Il film è tratto dal suo ultimo saggio-scandalo, che racconta in prima persona il ricco campionario di avventure erotiche compiute da una donna posseduta da due passioni: quella per la scrittura e quella... per il sesso. Insomma, basta la parola... E allora, la domanda è d'obbligo: sta ritornando una voglia di censura in Italia? Sicuramente si ma è anche vero che la stessa cosa è capitata in Spagna come si può vedere da qui.
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polemica stupida e infantile, tipica di un paese incapace di una propria cultura critica: qualcuno deve sempre decidere per noi, per tutelarci da scandali e vergogne o deviazioni da una morale comune. no, non siamo un paese "adulto", abbiamo ancora bisogno che qualcuno (governo, chiesa, sindacato...) ci rimbocchi le coperte e ci rassicuri che non c'è il babau.
RispondiEliminae mai potremmo crescere così, quando ogni occasione di confrontarci con altro (specie quando ci da fastidio, che poi è il concetto stesso di libertà) ci viene preclusa. con nostro sommo piacere