Dopo le polemiche dei giorni scorsi sui baci gay in pubblico, Giovanardi non lascia, anzi raddoppia. Lungi da lui l'idea di un "mea culpa", di pubbliche scuse perché magari, mentre lo stavano intervistando, si trovava in un brutto momento, no. Nulla di tutto questo. Anche a mente fredda lui non ritratta e la ributta sulla scusa più diffusa in politica: il fraintendimento.
Ora spunta la trascrizione senza tagli dell'intervista a Radio24 ma, pur cambiando l'ordine dei fattori, il prodotto non cambia. Per lui una coppia omosessuale crea sempre scalpore, mentre quella etero, no. Per lui i nudisti nelle riserve indiane vanno bene ma in spiaggia, no.
Insomma il solito Giovanardi al quale consiglierei di uscire dalla riviera romagnola e farsi un giro per le spiagge europee.
Col catetere inserito, ovviamente.
GRANDE GIOVANARDI!! FINALMENTE QUALCUNO CHE DA' LA VOCE AL POPOLO DEI "SENZA VOCE" CONTRO QUESTA PRATICA PIU' BLASFEMA CHE PIU' BLASFEMA DI COSI' NON SI PUO' !!! I GAY HANNO GIA' ROTTO I COGLIONI !! INCULATEVI FRA DI VOI E PIANTATELA DI ROMPERE I COGLIONI!!!!
RispondiEliminaNon sono blasfemi, sono semplicemente dei rompicoglioni. Sono d'accordo sul fatto che non bisogna picchiarli o insultarli per i loro gusti o comunque gratuitamente, ci mancherebbe! Ma che si mettano in testa una cosa: che uomo+uomo e donna+donna non formano una famiglia. Sono una coppia a tutti gli effetti; ma un bambino deve avere un padre E una madre. E adesso non mi si tiri fuori il caso delle madri vedove o cazzate varie: per quanto amore puoi dare una persona, non puoi pretendere di essere tutto per lei. Sarebbe bello ricordarsi che uomini e donne hanno caratteristiche diverse e complementari; e se uno questo lo nega solo perché è un trans, beh, è un trans demente.
RispondiElimina@Gazelle, scrivi: "ma un bambino deve avere un padre E una madre" come dire che altrimenti chissà quali grossi problemi, il bambino in questione, può avere. Sono contento delle tue certezze, ma ricordo sommessamente che anche personaggi come Stalin, Hitler, Mussolini, Erika De Nardo, Sabrina Misseri e molti altri che non sto qui ad elencare, sono cresciuti in un famiglia che come genitori aveva/ha un uomo ed una donna. Quindi credo che le cause dei danni mentali in una persona, siano causati da altri motivi. Ma la domanda alla quale, coloro che si infervorano così tanto sulla negazione dei diritti fondamentali da estendere a tutti, devono rispondere è questa: pensate davvero che la vostra vita peggiori se agli omosessuali vengono riconosciuti i diritti di tutti? La mia vita non cambierebbe affatto.
RispondiEliminaAh, già, dimenticavo l'altra argomentazione-top: il fatto che anche le famiglie etero possono fare schifo. Graziano, non sono così cretina da credere che tutti i mali del mondo vengano dai gay (e poi, ho forse parlato di danni mentali?); anzi credo che non ne abbiano fatto nessuno. Ti dirò, non penso proprio che la mia vita in particolare cambierebbe se i gay avessero diritti eccetera, ma c'è una cosa che mi dà un ENORME fastidio: questo bisogno di "uguaglianza". Una coppia di fatto è una coppia di fatto, e una famiglia è una famiglia, come ho già detto. È la mentalità che sta dietro a tutte queste proteste per i diritti che non mi torna. Giovanardi è chiaramente un deficiente (che si bacino pure per strada, due ragazze); ma se si va avanti così non si capirà più cosa è bianco e cosa è nero. Perché attenzione, io non parlo di parità di diritti, sacrosanti per tutti, ma di uguaglianza. Uguaglianza fra il mondo etero e il mondo gay, fra gli uomini e donne etero e uomini e donne gay: e questa uguaglianza, mi dispiace, non esiste. So di cosa parlo, perché di omosessuali ne conosco. Sono pure amica di una lesbica, e non un'amica tanto per dire: lei si fida più di me che di tutti gli altri, comprese le sue ragazze. Beh, io la guardo con la sua tipa e vedo che, nonostante tutte le sue ostentazioni e il suo scimmiottare le coppie etero, lei intende l'amore in maniera del tutto diversa da come l'intendo io. Quindi perché, perché cazzo, questo lavaggio del cervello? Aggrediscimi pure, ma riconoscimi la sincerità che ho usato nel risponderti. Sappi che gran parte dei media che vi sostengono vi stanno solo leccando il culo, così come l'altra parte lecca il culo ai cattolici.
RispondiElimina@Gazelle: tu scrivi: "ma se si va avanti così non si capirà più cosa è bianco e cosa è nero". Ecco il punto, il messaggio che mi arriva da questa tua frase è che tu voglia un mondo diviso da bianchi e da neri, cioè da chi ha una morale uguale alla tua e chi no. Noi siamo i bravi e i buoni mentre gli altri sono i cattivi da cui sfuggire e su cui sfogare le nostre frustrazioni. Poi aggiungi che tu non sei prevenuta perché hai pure una cara amica lesbica, completando in questo modo il profilo del perfetto discriminatore. Tu magari non ti riconoscerai in questo quadretto ma il fatto che tu mi abbia dato dell'omosessuale senza che io lo sia è emblematico. Per concludere, io credo semplicemente che se esiste una istituzione come il matrimonio con tutto ciò che ne consegue dal punto di vista legale, questa debba essere aperta a tutti e non solo ad una parte della popolazione. Sbaglio o qualcuno dice che la legge deve essere uguale per tutti? Un abbraccio.
RispondiEliminaIn che senso sono un perfetto discriminatore se dico che sono amica di una lesbica? Pensi che lo dica per perbenismo? Ma per carità. Io invece vedo che più che caccia al gay, per così dire, ci sia una caccia all'omofobo; tant'è vero che tu ne hai tracciato anche un profilo. Che posso dire, mi hai beccata! Quanto alla questione "bianco e nero", ti aspettavo là: ti sei riconfermato nel tuo ripetere luoghi comuni. Certo che esiste il bianco e il nero, cavolo. Certo che bisogna giudicare e discriminare una cosa dall'altra. E attenzione, non voglio dire maltrattare! Discriminare è tutt'altra cosa! Adesso non dirmi che tu non giudichi le persone nel bene e nel male secondo una tua morale, perché è una cosa impossibile. Casomai è possibile cambiare il proprio giudizio, ma sempre là siamo. Quindi ripeto che l'amore etero e l'amore omo sono due cose distinte e separate; e che l'adozione da parte dei gay (avrai capito che il mio discorso, sul piano pratico, si limita a quello) mi sembra un semplice scimmiottare la famiglia tradizionale - tradizionale, che brutta parola! – senza un motivo preciso se non nel dire che gli omo sono “uguali” agli etero. La legge è uguale per tutti; ma la legge è anche tenuta a discriminare i vari casi, per tipologie e categorie.
RispondiEliminaCome vedi la mia frustrazione, come dici tu, non sta tanto nei gay in sé per sé, ma nella mentalità che gli sta dietro. Questa confusione voluta mi sembra inutile, ed è di questa che ho paura, perché alla lunga può diventare dannosa. Ho torto? Ti saluto.
Cacciare l'omofobo è cosa buona e giusta, così come è stata cosa buona e giusta l'opera di Simon Wiesenthal. Ora tu puoi dire quello che vuoi ma dal momento in cui usi il termine "sì, però" tutto ciò che c'è prima, cade miseramente nel vuoto. O si sceglie di stare con gli omofobi oppure no.
RispondiEliminaNon ho nulla contro i gay ci mancherebbe (il mio migliore amico è gay). Però se non rompono i coglioni e stanno a casa loro è meglio.
RispondiEliminaEcco il riassunto dei commenti sopra.
Buona notte.
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RispondiEliminaGraziano, quello che posso dirti è che è proprio la tua mentalità che mi manda in bestia. "O sei con noi o sei contro di noi", perciò diritti ai gay a tutto spiano e senza riflettere un attimo. Elasticità mentale portami via. Chiaramente non sei in grado di contestare bene le mie argomentazioni, visto che prima hai commentato me come persona, e poi, non sapendo più che altro dire, hai avuto il pessimo gusto di paragonare la vicenda nazista con la vicenda omofoba. Cerca di avere anche un senso della misura, per favore.
RispondiEliminaPalombella Rossa, quella di non rompere i coglioni è una capacità che io apprezzo in tutti, e non solo nei gay.
Buonanotte anche a voi.
Ora risulta che mi devo sentire in colpa io perché dico che i diritti fondamentali devo essere estesi a tutti indipendentemente dalla razza, sesso, religione o gusti sessuali. Solo una precisazione, io non dico: "diritti ai gay a tutto spiano" ma "diritti a tutti", sei tu che li vuoi vietare ai gay, quindi stai facendo una differenziazione (in questo caso basata sui gusti sessuali) su una certa categoria di persone; non si è ancora capito se lo fai per il tuo credo religioso o quant'altro, in qualsiasi caso è una discriminazione che, ricordo, è una "diversificazione iniqua di un giudizio". La "vicenda nazista" non la trovi paragonabile all'omofobia? Ti copioincollo questo passo tratto da Wikipedia che spero troverai interessante:
RispondiElimina"...Il nazismo trae origine dal partito politico guidato dal suo ideologo principale Adolf Hitler, l'NSDAP (Nationalsozialistische Deutsche Arbeiterpartei, "Partito operaio nazionalsocialista tedesco"), ed è basato su un programma politico indicato da questi nel libro Mein Kampf. Una volta raggiunto il potere, esso trasformò il sistema governativo in una spietata dittatura, con un programma sistematico di eliminazione anche fisica degli avversari politici e di persone appartenenti a categorie ritenute inferiori o dannose per la società, quali ebrei, slavi, nomadi, omosessuali, appartenenti a piccoli gruppi religiosi come i Testimoni di Geova, portatori di handicap fisico o mentale, i comunisti, i massoni - definiti nel complesso con l'aggettivo Untermenschen, cioè "sub-umani". Nel suo Mein Kampf (La mia battaglia), Hitler spiega chiaramente i motivi per cui intende perseguitare queste categorie: «La sconfitta dell'esercito tedesco, invitto, al termine della prima guerra mondiale è scaturita da una pugnalata alle spalle inferta dal giudaismo internazionale con la complicità della massoneria, del bolscevismo internazionale, del nomadismo fomentatore di disordini e del pacifismo propugnato dagli omosessuali e da vasti settori religiosi, tutti quanti sotto l'egida del Papa a Roma...».
Non sapevo degli omosessuali. Perdonami l'ignoranza. Quello che da non so più quanti post vorrei spiegare è che io non voglio sterminare popoli in massa, né predicare che sia una buona cosa, né negare diritti che spettano a una persona; semplicemente non credo che quella della famiglia tipo (due genitori + figli, per intenderci) sia un diritto di una coppia gay. Ti ho già spiegato il perché. I diritti puoi guadagnarteli; ma se costituzionalmente (e in questo caso parlo di genere sessuale prima che di sessualità) non puoi averli, c'è poco da fare. Io sono atea, dato che volevi saperlo; ma ci arrivo benissimo senza la Chiesa che il compito più alto di una persona è quello di far nascere e crescere un figlio, e che uomo e donna sono fatti apposta per questo. Tutto qua. Sull'amore fra due persone omosessuali non voglio metter dito, perché non posso sapere di che si tratta; ma è ovvio che porta a tutto, tranne che a una famiglia. Sarò drastica, ma preferisco dire quello che penso e fare la figura dell'antiquata razzista che non capisce un cazzo piuttosto che fare i soliti discorsi ipocriti e alla moda di certi eterosessuali. Non saranno i tuoi, probabilmente, ma la polemica che si è creata attorno a PACS e compagnia bella mi fa pensare che dietro a tutti questi discorsi c’è molto perbenismo e moltissima paura di dire quello che si pensa.
RispondiEliminaI gay picchiati per strada, insultati, disprezzati e derisi intristiscono anche me: dico sul serio. Ma ciò non vuol dire che adesso debbano ottenere anche ciò che non spetta loro.
"Ciò che non spetta loro": hai detto che "costituzionalmente" non puoi avere certi diritti e che quindi c'è poco da fare. Nella nostra Costituzione non sta scritto da nessuna parte che alcuni cittadini debbano essere discriminato e ti sfido a dimostrarmi il contrario.
RispondiElimina"Ciò che non spetta loro": persone conviventi, anche eterosessuali, che vivano more uxorio che tu ci creda o no non hanno i diritti di tutti gli altri non solo per ciò che riguarda eredità o pensioni di reversibilità ma anche solo per avere notizie in ospedale.
Ma che razza di società è mai questa? A loro come a tutti quanti gli altri spettano certi diritti fino ad ora negati. Se poi a qualcuno, nel vedere una coppia omosessuale, vengono certi pruriti tanto da non dormirci la notte, beh, consentimi, ma credo proprio che se ne debba fare una ragione.
Non parlavo di quella costituzione ma del genere sessuale e mi sembra ovvio, te l'ho anche specificato. Ma che nervi, fai anche il finto tonto. Ti ho detto che la mia critica sta solo nelle adozioni, per il resto, che si sposino, che ereditino, che insomma facciano quello che credono. Spero che tu non voglia capire, perché, se dopo cinque post in cui mi prendo pure la briga di spiegarti perché la penso in un certo modo tu davvero non capisci, allora siamo messi male. Sembra che tu sia sensibile solo a certe parole: "costituzionalmente", "bianco e nero", "amica lesbica"... come una macchinetta; premo il bottone ed ecco la risposta bella e pronta.
RispondiEliminaGuarda, levo il disturbo, mi sono rotta. "Un abbraccio".