"Raccontare significa resistere, non diffamare."
(Roberto Saviano)
Emilio Fede l'ha rifatto. Di nuovo. Ha di nuovo lanciato la sua invettiva contro Saviano. Il succo del suo discorso (sconnesso e irritante) al TG4 di oggi è che "...è sempre lui... e la Camorra... è superprotetto, ok... ma non se ne può più si sentire che lui è un eroe... gli hanno anche offerto la cittadinanza onoraria... di che cosa??? Ha scritto dei libri sulla camorra, altri lo hanno fatto senza rompere... ops volevo dire.... senza disturbare la riflessione della gente (!)...". Ecco il punto. Saviano ha mosso le coscienze e ha fatto pensare. Ha detto chiaramente che camorra e politica sono legati l'una all'altro. L'ha urlato a tutto il mondo. E questo non si fa. Non ci si può permettere di discostarsi dal pensiero trasmesso dalle reti del premier, non ci si può permettere di pensare diversamente. Ecco qual'è stato "l'errore" di Saviano. Ha usato la propria testa, ha espresso le proprie idee ed è andato contro il sistema. E al giorno d'oggi questo è un privilegio di pochi, che pagano questo coraggio con una vita blindata e scortata. Emilio Fede dovrebbe sciacquarsi la bocca non solo prima di parlare di Saviano ma anche prima di parlare di questo coraggio. Si vergogni!(Roberto Saviano)
(da La Palombella Rossa)
credo che qualunque insulto o parolaccia non potrebbe bastare per dire quello che penso su persone come fede
RispondiEliminaun saluto