107 anni fa nasceva Piero Gobetti, intellettuale, giornalista, politico antifascista. Gobetti vuole la “rivoluzione liberale”, cioè un nuovo liberalismo; scrive mentre si sta affermando il regime fascista, ha un’avversione contro il fascismo anche perché non è qualcosa di nuovo ma, anzi, il risultato di coloro che hanno governato l’Italia: condanna della classe dirigente liberale. Il fascismo nasce dall’invadenza del cattolicesimo e dalla demagogia dell’Italia liberale: “Fascismo come autobiografia della nazione”, il fascismo è, insomma, solo l’incancrenirsi dei mali tradizionali della società italiana.
Questo panorama ricorda quello che stiamo vivendo oggi, è proprio vero che la storia si ripete e noi continuiamo a fare gli stessi errori di un tempo. Qualcuno, soprattutto a sinistra, dovrebbe ricordarsi più spesso di quel periodo storico e di quali furono le cause che portarono alla tragedia del fascismo, padre del nazismo conclusosi come sappiamo con la seconda guerra mondiale. Gobetti si oppone con ogni mezzo al fascismo e paga con la propria vita. La lotta sociale deve essere portata in Parlamento e dar vita ad una lotta politica efficiente ed efficace. Ebbene. Il Duce nel primo decennio pensò bene di soffocare la lotta politica, quando questa più di ogni altra cosa necessitava all'Italia. Così Mussolini per Gobetti era l'eroe rappresentativo di questa stanchezza e di questa aspirazione di riposo che si esplicava nel tacito consenso della popolazione allo sradicamento di ogni lotta politica nella nazione, non trovate molte analogie con la politica italiana di oggi? E' tempo che qualcuno si prenda l'incarico di opporsi a questo stato di cose...come fare?
Ojalá la lucha y ejemplo de Gobetti no haya sido en vano.
RispondiEliminaMe parece q ahora en algunas partes del mundo y principalmente aqui estamos regresando en aquellos tristes años....de quien sera la culpa?
RispondiElimina