venerdì 20 giugno 2008

CENSURA: IN ITALIA COME IN CINA




Condannato da un tribunale della Repubblica lo storico Carlo Ruta per il reato di “stampa clandestina”, per aver curato il sito internet di documentazione storica e sociale “accadeinsicilia”, già oscurato d’ autorità. 

La condanna ha suscitato forti reazioni e viene considerata in un documento “un fatto gravissimo, che potrà avere effetti devastanti per la libertà di espressione sul web in Italia. 

La sentenza è stata emessa da Patricia Di Marco, giudice presso il tribunale di Modica, dietro denuncia presentata dal magistrato Agostino Fera, noto alle cronache per le censure di cui è stato fatto oggetto da diversi parlamentari della Repubblica, da Giuseppe Di Lello al presidente dell’Antimafia Francesco Forgione, in relazione alla gestione dell’inchiesta giudiziaria sul caso del giornalista Spampinato.

“Una sentenza del genere, che – precisa un documento di alcuni amici e colleghi dello storico siciliano -, reca riscontri soltanto in Cina e in qualche nazione a regime dittatoriale, per le leggi che vigono nel nostro paese è un’assurdità. Costituisce un attacco frontale al mondo del web, alla democrazia, ai diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione. E’ quindi importante che le realtà delle reti, le sedi dell’informazione, le espressioni del paese civile rispondano con la massima determinazione”. Carlo Ruta era già stato vittima di vari episodi di intimidazione giudiziaria, culminati in una condanna a 8 mesi di reclusione

3 commenti:

  1. mmm no entendi muy bien, pero supongo que es el mismo problema que aqueja a muchos paises supuestamente civilizados, con gobiernos de derecha intentando reducir los derechos de sus ciudadanos...que pena...
    saludos!

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  2. Es como si un dia viene la policia tocando a mi puerta de casa para llevarme a la carcel solo pq tengo un blog q actualizo todos los dias...inconcepible...
    Pero me puedes enviar unas naranjas?

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  3. Y en USA si se están tomando muy en serio eso de perseguir o anular blogs que hablen de cosas que al gobierno no le guste...que mal, donde vamos a acabar??

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