mercoledì 20 gennaio 2010

PERCHE' BERLUSCONI PARLA IN TERZA PERSONA?



Scherza e fa il mattacchione. Un incontro, quello coi bambini vittime del terremoto, che rasenta il ridicolo e il cattivo gusto. Sì perchè, almeno a loro, si poteva risparmiare il triste teatrino della politica e si poteva evitare di iniziare proprio con loro la campagna elettorale (in Abruzzo ci saranno le regionali). Chiedere se piace la scuola che "ha fatto costruire" o se "sono tutti con delle belle case" è triste e vergognoso (anche se quest'uomo la vergogna non sa neanche cosa sia). E lo è ancora di più chiedere se "...il signor Silvio Berlusconi sia un buon presidente". Giusto delle menti innocenti e pulite potevano rispondere . Continua l'incontro sottolineando (indirettamente) come solo professioni come l'avvocato, l'ingegnere e il medico siano degne di essere menzionate (e magari intraprese!). E usa una simil-frase di papa Giovanni XXIII chiedendo a queste povere creature, una volta tornati a casa, di dire a mamma papà che il presidente è stato lì e che gli regalerà tanti libri... 100, 1000... ma no, facciamo 2000. Conclude con la solita barzelletta, pietosa e poco divertente e con qualche carezza ai bambini.

Ora aspettiamo solo che qualche genitore gridi al miracolo dopo che il figlio è stato toccato dall'unto dal Signore... che so, magari qualche pargolo inizierà a camminare sull'acqua della vasca da bagno in una bellissima casa prefabbricata...

1 commento:

  1. I genitori che gridano al miracolo ci sono. E sono tanti. E ringraziano per ciò che è un diritto e viene spacciato per il regalo dell'imperatore.Ciò è frutto di anni ed anni (ben più di quindici)di persuasione occulta operata attraverso il messaggio televisivo. Di imbarbarimento dei costumi. Di menti annebbiate e sopite. Qui a L'Aquila c'è chi dissente, ma dissente tacendo. Non esponendosi. I cittadini consapevoli ed operosi sono pochi. Siamo in pochi ad esserci organizzati per risvegliare animi e coscienze. E siamo stigmatizzati. E il percorso è arduo. Tutto in salita. Abbiamo deciso di ignorare le sue venute. Quando abbiamo tentato di protestare, ci è stato impedito. Se ci siamo riusciti ugualmente, siamo stati oscurati. La democrazia non è di casa qui. Ormai non è di casa nell'Italia intera. In condizioni di emergenza, prolungata ad arte,chi decide è il capo assoluto: Berlusconi, per mano del suo sodale e servo Bertolaso. E non pensiate che le amministrazioni, di sinistra al comune ed alla provincia, siano molto diverse. Il malcostume ormai è trasversale. Questa è l'Italia che ci ha consegnato Silvio Berlusconi.

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...