Atheist Ireland, un’associazione che dice di rappresentare i diritti degli atei, ha reagito facendo disobbedienza civile, pubblicando una lista di 25 citazioni a carattere anti religioso di vari autori ed il suo Presidente Michael Nugent, dice: “le leggi religiose medievali non devono avere alcun posto in una repubblica moderna e laica, nella quale la legge penale deve tutelare i cittadini, non le idee”. Come si può dargli torto? Intanto anche in Italia si è fatto lo stesso...
domenica 3 gennaio 2010
LA PE(E)RLA DEL GIORNO/3 - IRLANDA -
Dall'inizio del 2010 in Irlanda è entrata in vigore la legge contro la blasfemia. 25 mila € di multa sono previsti per chi pubblica o esprime contenuti che siano volgarmente offensivi o insultanti verso qualsiasi religione e anche a chi solo nega l'esistenza di un dio qualunque. Ancora una volta quindi, grazie a questa legge, l'Irlanda si dimostra come il Paese europeo più arretrato. L'aborto, ad esempio, è ancora tabù mentre abbondano gli episodi di pedofilia all'interno della Chiesa.
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A te detraggono direttamente dallo stipendio? :-)e non per le bestemmie... ma per le tue idee! (ritengo comunque la bestemmia, da atea, di cattivo gusto).
RispondiEliminaPure io. Ma un conto è il cattivo gusto, un altro è una legge che ti obbliga al buon gusto. Inoltre la bestemmia, al giorno d’oggi, non rappresenta altro che la tutela giuridica di “persone” la cui esistenza è indimostrabile. Pertanto una legge in proposito al ritengo anacronistica...
RispondiEliminaCreio que esta lei e liberdade de expressão, não andam no mesmo caminho. - comment in portuguese
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