Ancora una volta l'Italia sceglie la parte sbagliata dove stare ed il peggio è che ancora una volta agli italiani sembra di stare dalla parte giusta.
La storia non ci ha insegnato nulla, oggi come allora, e parlo del tragico periodo dell'asse Roma-Berlino-Tokio, ci siamo andati a ficcare dalla parte dei diritti violati e violentati da un nuovo Mussolini: Silvio Berlusconi. Impegnato a guadagnare i consensi perduti e a mantenere ben salda la poltrona per evitare i processi in cui è implicato, si affianca a Sarkozy nella lotta ai Rom in barba alle più elementari leggi democratiche di convivenza. Sarkozy che si è inventato questa campagna per gli stessi motivi di Berlusconi, ha bisogno di risollevare il proprio consenso e, complice una sinistra francese in ribasso (come la nostra), ha potuto agire quasi indisturbato.
Il commissario europeo Viviane Reding si è presa il suo bel "vaffanculo" dai due "dioscuri" della politica che hanno sbeffeggiato in questo modo l'inerte comunità internazionale, proprio come negli anni '30.
Sarkozy come Berlusconi e Berlusconi come Sarkozy, possiamo ufficialmente dire che il berlusconismo è stato esportato all'estero proprio come il fascismo allora. 70 anni fa, grazie all'immobilismo, finimmo nella merda ed ora? Quando ci si renderà conto che la UE deve intervenire assumendo una posizione forte in proposito?
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