Questa ci mancava proprio, non bastavano i ginecologi, gli infermieri ed i farmacisti obiettori ora spuntano pure i sindaci. Ecco un esemplare sindaco cattolico ergersi a paladino del matrimonio in chiesa dichiarandosi obiettore di coscienza e quindi, per questo, rifiutarsi di celebrare matrimoni civili. Lui ne fa una questione di coerenza dichiarando: "Io insegno religione, non posso dare certi insegnamenti in classe e poi non applicarli nella vita. Per me il matrimonio è quello davanti a dio, punto. Inoltre, per i cittadini non cambia niente, le nozze sono celebrate da un altro membro dell'amministrazione". Certo signor sindaco ma se mi permette lei si dimentica la fascia tricolore che indossa e che rappresenta tutta la cittadinanza, non solo coloro che l'hanno votata fra i quali, sicuramente, c'è qualche laico che non la pensa come lei, ma anche chi non l'ha votata. Il suo atteggiamento da vecchio clericale integralista da anni '50 non ha ragion d'essere, o forse sì, visto che ultimamente i matrimoni civili hanno superato quelli religiosi nella cattolicissima città di Verona, per esempio. E' un peccato che questo suo atteggiamento non si sia palesato nella recente campagna elettorale, così come non si è palesata l'intenzione di scippare alla cultura la vecchia chiesa di S.Bernardino, luogo di mostre ed attività culturali, per restituirla ad uso esclusivo del parroco.
Ma forse ha ragione qualcuno quando dice che in genere una coppia sceglie un celebrante di fiducia per il proprio matrimonio. Chi, mai, vorrebbe farsi sposare da uno come lei?
Forse non ha poi fatto sto gran danno: diciamocelo!
Hey, ma quel "qualcuno" sono io!!
RispondiElimina;-)
è che m'è venuto in mente che una coppia d'amici s'è fatta sposare da un amico: basta essere cittadini di maggiore età, residenti nel Comune.
Celeste si ricorda che il sindaco, in ogni comune , oltre ad attribuzioni che gli sono proprie, quale Capo dell’amministrazione comunale, è anche titolare di varie funzioni “ statali” che egli svolge in veste di Ufficiale del Governo , nel territorio del suo comune?
RispondiEliminaormai essere obiettore....è di moda.
Grazie non avremmo potuto esprimerci meglio!!
RispondiEliminaUn conto è essere Ufficiale di Governo, un altro è essere Ufficiale Civile. Nel momento in cui viene garantita la possibilità di celebrare matrimoni civili, a chi importa se a celebrarli non è il Sindaco in persona? Quanta cagnara per niente, e mi miei vaffa li mando più volentieri a chi non sa neanche giustificare le proprie scelte, a volte anche scomode.
RispondiElimina@Sisa: non è in discussione il matrimonio civile quanto il gesto di una figura istituzionale. Questa decisione del sindaco è una coltellata nello stomaco per tutti coloro che sognano uno Stato libero da ogni ingerenza...
RispondiEliminaQuesta mi mancava.
RispondiEliminaMa non sarà sindrome da protagonismo a ogni costo?
Della serie: se le sparano grosse o strane finiscono in prima pagina.