L'ecologia non è certo il valore che accomuna la maggior parte degli amministratori locali, specialmente quelli di centrodestra ma anche qualcuno di centrosinistra. Probabilmente, la maggior parte di loro, pensa di essere una divinità, dato che "il potere discende da dio [cit.]", come dice il qualcuno, immune dalle malattie derivanti da una pessima gestione di essa.
Ecco due casi emblematici, il primo è quello di Franco Nicoli Cristiani nickname "cinghialone" (anche se il vero cinghialone è morto latitante ad Hammamet), accusato d'aver preso mazzette in cambio della chiusura di entrambi gli occhi, sullo smaltimento di alcuni rifiuti tossici utilizzati, per la costruzione di strade nel bresciano (lui è di quelle parti). Il secondo è quello di Renata Polverini che nella regione che presiede, il Lazio, fa scomparire il sistema informatizzato per ridurre i tempi nei casi di infarto miocardico acuto, e poi hai voglia a parlare di Door-to ballon o a dimostrare, con evidenze scientifiche, che "il tempo è cuore".
Ma di casi simili ne è piena la politica nostrana, a tutti i livelli, specialmente in periferia. E' evidente che le decisioni che si prendono, si fanno in base a determinate priorità; quindi è questione di scelte e le conseguenze di certe tragiche decisioni, ahimè, si pagheranno.
Mi ritorna in mente la massima del mio amico isolavirtuale che recita: “Lo sai chi sono quelli di destra?” sbottò lui “Sono quelli che quando tagliano la quasi totalità dei fondi al Ministero dell’Ambiente pensano: così fottiamo gli ecologisti. Capito? Gli ecologisti, non i propri figli…”
Questi ce li hanno dati tutti così, purtroppo, o forse ce li meritiamo. Fanculo.
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