giovedì 24 aprile 2008

MARCHA POR TUS DERECHOS..."NON ESISTE LIBERTA' CHE NON PASSI DALLA LIBERTA' SESSUALE"

Le cilene si ribellano
Manifestazioni contro la decisione del Tribunale costituzionale di proibire la distribuzione della pillola del giorno dopo
Anche in Cile è iniziato il dibattito sulla pillola del giorno dopo. Donne di tutte le età sono scese per le strade della capitale Santiago per chiedere al governo di ritirare il decreto legge che proibisce la distribuzione gratuita della pillola.

I fatti. “E' un'ingiustizia” dichiara Marianela Solares, orgogliosa femminista in disaccordo con la decisione del Tribunal Costitucional che dal 4 aprile scorso proibisce la somministrazione gratuita nei consultori pubblici della pillola del giorno dopo. “Cosa accadrà adesso? Solo le ragazze che si possono permettere di comprarla in farmacia potranno farne uso. Si creerà un circolo vizioso clandestino di commercio di pillole. Sarà una cosa incontrollabile e pericolosa”. Si preoccupa, Marianela. Si agita perchè la proibizione, secondo il suo pensiero, non ha mai portato a risultati eccellenti. “Hanno proibito anche la droga – dice arrabbiata - ma i drogati ci sono ancora”.
Le organizzazioni femministe, sul piede di guerra, fanno sapere che la decisione del Tribunal Constitucional è da considerarsi come una vera e propria discriminazione nei confronti delle donne, alle quali viene proibito di decidere autonomamente del proprio corpo. “Quella in atto è una sorta di pressione morale contro le donne”, dicono gli organizzatori della manifestazione, che aggiungono: “Il tema dell'evento, infatti, è: Cile rialzati contro questa dittatura morale”.

Il Cile si indigna. Dopo la decisione del Tribunal, fra la popolazione cilena si è subito diffuso un tam tam generale di protesta. In diversi settori della società l'argomento non è passato inosservato e soprattutto in rete ha suscitato diversi dibattiti. “Siamo indignati e arrabbiati” si legge nel blog di Matias e Monica. “Il movimento che si è formato in rete, un movimento digitale, non si era mai visto prima d'ora in Cile”.
“E' la prima volta che sento la necessità di scendere per la strada a protestare contro questa assurda decisione” dice il blogger Rodrigo. “I partiti del nostro Paese non si rendono conto delle dimensioni della protesta sociale alla quale stiamo andando incontro”.
Anche il Movimiento por la Defensa de la Anticonception contesta la decisione del Tribunal e secondo loro “è solo una mossa della destra parlamentare che con il consenso e l'appoggio della chiesa cattolica cerca di proibire la distribuzione nei consultori pubblici. Però a pagamento la pillola sarebbe disponibile. Chiediamo di poter essere libere di decidere della nostra libertà sessuale, di decidere del nostro corpo”.

Pillola del giorno dopo e Ru 486. Per chi ancora non lo sapesse ci sono differenze sostanziali fra pillola del giorno dopo e Ru486. In breve per quanto riguarda la prima è un farmaco utilizzato come metodo di contraccezione di emergenza. Può essere presa entro le 72 ore successive al rapporto sessuale. In linea di massima il principio attivo che la compone è simile a quelli presenti in molte pillole anticoncezionali. La Ru 486, invece, è tutt'altra cosa. E' un farmaco abortivo che può essere utilizzato nei primi due mesi della gravidanza.

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