Si fanno chiamare "Cristiani per una America morale" e a quanto pare per loro è più "morale" desiderare la morte di un omosessuale piuttosto che vivere la propria sessualità in modo libero.
La notizia che questo gruppetto di brave personcine si siano raccolte a pregare per la morte di George Michael (gay dichiarato), ha fatto giustamente incazzare il cantante inglese, colpito recentemente da una grave forma di polmonite.
Certo che lo hanno assimilato proprio bene il precetto di "Ama il prossimo tuo come te stesso", per loro tutto questo va bene purché "il prossimo tuo" non sia gay. Superstizione per superstizione, George Michael può consolarsi col fatto che chi desidera la morte di qualcuno finisce per allungare la vita di quest'ultimo.
Più che "per una America morale" dovrebbero chiamarsi "per una America moralista", almeno così non finirebbero per dire bugie.
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