Alle volte mi stupisco dello stupore. Vi ricordate qual è stata la vostra prima reazione alla notizia che babbo natale non esiste? Cosa pensavate facessero questo ammasso di ominidi ammaestrati? Non sono mai stati in grado di capire dove sta lo scherzo e dove la realtà, abituati, come sono, a prendere la vita sempre e solo sul serio e sempre e solo pensando ai fatti propri che anche una semplice battuta sarcastica la prendono come un insulto o peggio come un invito alla rivoluzione.
E' quello che è successo in questi ultimi 2 giorni a Genova a proposito della pubblicità atea sugli autobus. Seguendo gli esempi di Londra, Barcellona, Madrid e Washington anche a Genova è stata lanciata questa campagna ma, a differenza delle altre città, qui le autorità cittadine, si erano pubblicamente esposte "a difesa della laicità, della democrazia e della libertà di espressione". Ecco, proprio come capita quando si va a pesca di black bass, fatta passare l'esca davanti, questi hanno subito afferrato il succulento boccone e non hanno tardato molto ad innalzare il coro delle solite proteste. Ma bravi. Eccoli i depositari della verità, li dobbiamo ringraziare tutti per averci ricordato che l'intolleranza è la loro storia.
E non è finita qui, anche il Garante della pubblicità, Antonio Catricalà, chiede ai suoi uffici se l’iniziativa anti religiosa sui mezzi di linea dell’Amt possa essere bloccata d’ufficio. In Spagna ad esempio anche i cattolici hanno fatto lo stesso e qualche settimana dopo sono apparse scritte che affermavano l'esistenza di dio, se succedesse anche qui il dottor Catricalà userà la stessa misura? Ho i miei dubbi. Adesso chiunque si azzardi a dire che dio non esiste rischia di essere inquisito e messo al rogo, un po' come accade in Iran.
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