Io credo a Zambetti che oggi, davanti al Gip, oltre ad avvalersi della facoltà di non rispondere, ha rilasciato alcune dichiarazioni spontanee nelle quali dichiara che: "non sapeva che le persone con cui era entrato in contatto gli avrebbero procurato un pacchetto di 4 mila voti e che queste fossero della 'ndrangheta".
Come già ricordavo ieri su un social network, non è che per essere mafiosi si debba obbligatoriamente fare il giuramento col sangue e baciare icone di santi e madonne, è sufficiente mettere in atto una certa politica, quella del malaffare e dei favori ad esempio. Per questo credo a Zambetti (ultima vittima di un sistema marcio), per lui accettare le proposte di un picciotto qualsiasi che gli garantiva l'elezione facile, era la regola - di merda - ma pur sempre una regola di questo sistema.
In conclusione mi pare che, come già diceva qualcuno tempo fa, non è che gli uni siano meglio di altri, ma esiste una politica che crea e asseconda onestà e ne esiste un'altra che crea ed asseconda disonestà. Basta scegliere la politica che si vuole.
Non gli era venuto il dubbio nemmeno dopo aver sentito l'accento al telefono?
RispondiEliminaNon è che il suo fosse tanto diverso...
Elimina