In questa intervista al "Il Giornale" (i maligni direbbero costruita ad hoc...), il ministro Carlo Giovanardi oltre a rettificare le precendenti dichiarazioni sul caso Cucchi, si spinge oltre, definendo i consumatori di sostanze stupefacenti come dei "predestinati".
Secondo lui "La differenza la fanno la famiglia, la scuola, la parrocchia, la società sportiva... Chi ha la fortuna di crescere con dei buoni input sceglie il servizio civile e non la droga". Banalità, superficialità e contraddizioni la fanno da padrone in questa intervista.
Bell'esempio di ignoranza ed incompetenza. Ma in questo governo Giovanardi non è il solo, chissà se durante l'intervista si è ispirato solo a Stefano Cucchi o gli sono tornati alla mente i suoi ex compagni di partito Cosimo Mele e Emilio Colombo.
Porcaccia....
RispondiEliminaNon sono cresciuta in parrocchia, non ho fatto parte di una società sportiva, i miei sono comunisti, non ho fatto il servizio civile....
Sono una predestinata?